Canoa velocità, Coppa del mondo Szeged: Craciun, un podio atteso 3 anni

Confermarsi è sempre più difficile che vincere. E’ una regola non scritta che vale in tutti gli sport, anche nella canoa dove l’Italia ha dimostrato che la tappa di Milano non era stata un caso isolato. A Szeged mancavano gli sprinter e il settore femminile al completo, ma gli azzurri sono stati comunque in grado di centrare tre finali in specialità olimpiche, conquistando uno storico podio con Sergiu Craciun nel C1 1000 metri.

Quando si parla di canadese italiana bisogna scomodare il mitico C2 1000 metri di Aldo Dezi e Francesco La Macchia, capace di portare il bel paese sul podio per la prima volta alle Olimpiadi (argento a Roma ’60). Il settore che in Italia non ha mai avuto una grossa tradizione è ora tornato ad alti livelli grazie al lavoro di Antonio Cannone e ai risultati di Sergiu Craciun, faro del movimento da ormai 3 anni. Il bronzo ottenuto sabato da Sergiu in Ungheria ha un sapore dolce; una rivincita attesa dal 21 maggio del 2011, quando l’italo-moldavo terminò al quarto posto la tappa di Coppa del mondo di Racice, beffato per pochissimi centesimi dal polacco Piotr Kuleta. 

Non sono saliti sul podio come all’Idroscalo ma possono sicuramente ritenersi appagati sia il K2 1000 metri che il K4 1000 metri, entrambi settimi nelle rispettive finali. Proprio Matteo Torneo, uno degli alfieri italiani del K2 insieme a Giulio Dressino, ha dichiarato in esclusiva di aver raggiunto gli obiettivi prefissati: “Soddisfatti di esserci misurati con i più forti al mondo, c’è ancora tanto da lavorare ma i primi non sono così lontani. Il tempo è dalla nostra parte”. 

Il quarto posto di Craciun del 2011

https://www.youtube.com/watch?v=dKCDICZvL0U

Sergiu Craciun con la nazionale italiana

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francesco.drago@olimpiazzurra.com