Seguici su

Nuoto

Gabriele Detti sul tetto d’Europa. “Un sogno questo podio a Berlino”

Pubblicato

il

L’Europa ai suoi piedi ma lui, Gabriele Detti, parla come se nulla fosse successo a poche ore dal record continentale strappato al compagno di squadra Federico Colbertaldo che era in vasca con lui e si è complimentato a fine gara. “Mi ha stretto la mano, ha fatto grandi cose in questa specialità, è un onore per me essere riuscito a fare meglio di lui che è un campione vero”. Il 7’42”74 on cui ha ritoccato il record europeo degli 800 stile libero sono la chiusura di un cerchio, iniziato proprio un anno fa da queste parti. “Fu una falsa partenza che condizionò tutta la mia stagione – racconta il nipote di Stefano Morini, livornese come lo zio allenatore – il problema alla spalla che proprio non voleva andarsene, poi nell’arco dell’anno le cose sono migliorate e il finale con la medaglia di Herning mi ha regalato una spinta forte. Da allora non mi sono più fermato ed è stato importantissimo lo stage in Sierra Nevada. Da lì sono uscito in grande condizione e il risultato odierno è la dimostrazione che abbiamo lavorato molto bene. Le sensazioni erano buone e io difficilmente mi sbaglio”.

La presenza di Paltrinieri al suo fianco è stato uno stimolo in più ad ottenere un grande risultato. “So di avere qualcosa in più nello spunto finale e sapevo che se fossi rimasto lì a tiro avrei avuto qualche chance si batterlo – prosegue Detti – non mi aspettavo che avremmo gareggiato su ritmi da record europeo e infatti negli ultimi 100 avevo pochissime energie, quante ne bastavano per sprintare ma gareggiare con Greg è sempre un grande divertimento per me e da oggi è ufficiale che ci ritroveremo, speriamo l’uno contro l’altro, a Berlino”. Detti, in merito, esprime un desiderio. “Speriamo di trovarci anche uno a fianco all’altro sul podio continentale e non soltanto in una gara. Sarebbe un sogno”.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *