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Atletica, l’Italia c’è! Caravelli da Record, Howe ritorna, giovani da 4 primati!

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Il weekend del 25 aprile era una delle prime occasioni per poter gareggiare seriamente all’aperto: l’atletica leggera è ormai pronta per entrare nel vivo della sua stagione.

Per l’Italia si sono viste alcune buone cose, nella speranza che davvero nei prossimi mesi ci si riscatti completamente e si vada a volare agli Europei di Zurigo.

Marzia Caravelli riconquista il Record Italiano dei 300m ostacoli. A Roma la friulana stampa un eccellente 39.00, migliorando di nove centesimi il precedente primato di Yadisleidy Pedroso (3 maggio 2013) e abbassando di 56 centesimi il suo vecchio personale (ed ex miglior prestazione italiana).

L’azzurra ha ancora ampissimi margini di miglioramento, soprattutto ritoccando la ritmica del suo gesto e nel passaggio della barriera con la gamba di richiamo.

Le sensazioni sembrano positive, mancano ancora sì 100 faticosissimi e decisivi metri al giro di pista, gara totalmente diversa alla distanza spuria, ma la Caravelli può davvero cimentarsi fino in fondo sui 400m e provare a sorprendere agli Europei. Ricordiamo che Zuzana Hejnova è la reginetta incontrastata della specialità, ma poi le maglie si allargano e si può davvero sperare. E se ci sarà anche Yadisleidy Pedroso, primatista italiana dei 400hs, l’Italia potrà davvero sognare…

 

L’attenzione, però, era tutta su Andrew Howe. Il nostro Campionissimo, sempre alle prese con infortuni vari ma sempre atteso con infinita speranza da tutto il popolo dell’atletica, faceva il suo rientro alle gare dopo il crac del tendine d’Achille (nel 2013 fece solo due uscite a fine stagione).

I 300 metri corsi a Rieti in un ottimo 32.94 (ampiamente in linea con le aspettative oggettive del sub 33’’) ci hanno restituito un Howe in forma, con un fisico finalmente a posto, capace di concludere lo sforzo senza nessun risentimento e con grande convinzione, battuto in rimonta solo dallo specialista Matteo Galvan. Il veneto, ormai tra i migliori italiani di tutte le discipline, rimonta Howe e poi lo supera in un acceso finale (32.82), mostrando anch’egli una buona condizione come già avevano testimoniato i 150 metri corsi pochi minuti prima.

Ora, che ne è di Howe? Abbiamo ritrovato la nostra stella? La nostra immensa speranza che ci ha regalato un argento mondiale e tanti sogni? O si tratta di un abbaglio? O un aspettando Godot eterno e infinto? No, crediamo davvero che Andrew sia sulla strada giusta, che si sia rimesso definitivamente a posto, che possa davvero dire ancora la sua. Soprattutto pare determinato e convinto dei suoi mezzi, con il mirino ben fisso sui 7.95 metri necessari per partecipare ai prossimi Europei: il minimo del salto in lungo è assolutamente alla sua portata, poi starà a lui farci sognare ancora una volta.

 

A livello giovanile, invece, il fermento azzurro è incredibile e in tre giorni sono state realizzate addirittura quattro migliori prestazioni nazionali di categoria.

La bordata di Sidney Giampietro merita assolutamente rilievo. A Nova Milanese la 15enne, con padre pugliese e madre nigeriana, ha gettato il suo peso da 3kg a 16.67 metri, demolendo di ben 60cm il precedente primato cadette di Chiara Rosa (datato 27 settembre 1998).

Marta Zenoni ha invece riscritto una vecchia pagina della nostra atletica, correndo a Milano i 1000m in un ottimo 2:44.25: è la migliore azzurra di sempre tra cadette e allieve, superando un mito come Gabriella Dorio (2:46.2 il 7 ottobre 1973!).

Tra le allieve sboccia anche Ilaria Verderio che a Milano si mangia i 500m in 1:11.91, demolendo di oltre tre secondi il 1:15.1 di Manuela Salussola, vecchio di 25 anni.

Lucia Prinetti Anzalapaya migliora invece se stessa. A Novara, la 16enne scaglia il suo martello a 67.32 metri e realizza il record italiano tra le allieve, migliorando di 137cm il suo precedente primato (12 aprile 2014). Con questo risultato l’azzurrina si piazza al secondo posto delle liste europee stagionali (domina l’ungherese Zsofia Bacskay con 73,97) e può sognare seriamente la qualificazione alle Olimpiadi giovanili.

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