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Sci Alpino

Sochi 2014, slalom: le chance degli azzurri

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Alle 13.45 e 17.15 (qui la start list) si chiuderà il programma olimpico dello sci alpino con lo slalom speciale maschile. Quattro anni fa, in un’Olimpiade complessivamente con ben poche luci per l’Italia, quella gara regalò la soddisfazione più grande ai nostri colori col fantastico oro di Giuliano Razzoli, un’impresa che non avveniva dai tempi di Alberto Tomba.
Ora, la situazione della squadra azzurra dei rapid gates è abbastanza particolare: potenzialità sulla carta enormi, risultati sotto le attese. Gli unici due ragazzi che in questa stagione hanno combattuto con i primissimi, perché questo è lo standard a cui dovrebbe puntare la squadra potenzialmente più forte al mondo in questa disciplina, sono Patrick Thaler e Manfred Moelgg. Il secondo, pur in lieve calo negli ultimi mesi, non è certo una sorpresa, avendo fatto della regolarità ad alto livello, in slalom come in gigante, il marchio di fabbrica della carriera; il carabiniere della Val Sarentino, invece, migliora con l’età e acquisisce maggiore sicurezza stagione dopo stagione, quando tanti altri suoi coetanei hanno già appeso gli sci al chiodo. Ecco, è in loro due che riponiamo le carte migliori per la gara di oggi, fermo restando che contro i vari Hirscher e Neureuther sarà durissima, per quanto il tedesco, al pari di Andre Myhrer, non sia al top della forma fisica.
Stefano Gross, invece, fatica a riproporre in gara quanto di buono fa in allenamento, nel quale è puntualmente il più veloce della nazionale nonché uno dei migliori al mondo; in passato, il fassano ha dato dimostrazione di una classe sopraffina, ma il suo 2013-2014, per un motivo o per un altro, è stato decisamente sottotono; la speranza è che con la qualificazione olimpica abbia recuperato sicurezza e tranquillità, perché se Sabo scia tranquillo e sereno lo troviamo senz’altro nelle prime posizioni. Infine, Giuliano Razzoli, il campione olimpico reduce da un paio di stagioni molto difficili: il Razzo dell’Appennino si è però mai arreso e ha conquistato il pass per Sochi pur non convincendo pienamente. Un’Olimpiade non si vince per caso e Razzoli lo dimostro, in quello stesso periodo, con alcuni prestigiosi risultati in Coppa del Mondo; negli ultimi 24 mesi, tuttavia, qualcosa si è inceppato impedendogli di riproporsi ai quei livelli. A Sochi tutto sommato le condizioni del manto nevoso non sono così diverse da Vancouver, per cui…chissà che non possa ritrovarsi proprio nell’appuntamento più importante.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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