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Sci di fondo

Sochi 2014, sci di fondo: la puntualità di Cologna, il Vecchio e il Bambino danno la scossa

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Aveva aperto le danze a Vancouver 2010 con l’oro nella 15km a tecnica libera; quattro anni dopo, la storia si ripete. Dario Cologna inaugura le gare di sci di fondo maschile con un suo sigillo, questa volta nello skiathlon, una specialità fortemente incline alle caratteristiche dell’elvetico, un abile stratega dalla classe purissima e sopraffina, nonché uno dei più forti fondisti dell’ultimo decennioDue ori olimpici individuali, d’altronde, non si vincono per caso.

Un Cologna… svizzero – Più di Hellner, Sundby e Vylegzhanin, però, Super Dario è riuscito a sopraffare la sfortuna e, in particolare, l’infortunio patito a metà novembre, che lo ha costretto a saltare tutta la prima parte di stagione in Coppa del Mondo e ad interrompere bruscamente la preparazione in vista dei Giochi. Uno stop deleterio più per la testa che per il fisico di chiunque punti ad una medaglia olimpica qualche mese dopo, ma non per lui. Il 27enne di Davos ha aspettato, si è sapientemente nascosto anche quando ormai l’infortunio era smaltito, per poi saltar fuori ad una settimana esatta dalla gara odierna, con un sorprendente secondo posto nella 15km di Dobbiaco. Un recupero calcolato nei minimi dettagli e studiato con la massima perfezione unicamente in funzione dei Giochi, il grande obiettivo stagionale, iniziati come meglio non avrebbe sognato. Un orologio… svizzero per precisione e puntualità. E potrebbe non essere finita qui per lui…

Casa Italia – Il tempo passa per tutti, si dice, ma Giorgio Di Centa dimostra ancora una volta di non essere d’accordo con uno dei più classici luoghi comuni. I 41 anni e i problemi alla schiena patiti nelle scorse settimane lasciano spazio alla freschezza e alla tenacia sugli sci di uno dei monumenti dello sport italiano, il leader indiscusso di una squadra di fondo che non può fare del talento, della combattività e dello spirito di sacrificio del friulano. Il dodicesimo posto nello skiathlon olimpico, dopo essere stato anche quinto al cambio degli sci, può infondere la giusta carica al resto delle truppe azzurre, in particolare ad un Roland Clara apparso in difficoltà nella frazione in classico e, di riflesso, scarico dal punto di vista motivazionale nel segmento a skating. Il brunicense dovrà trovare le risorse per reagire nella staffetta e nella 50km, dove si presenta senza dubbio con le carte in regola per risollevarsi dopo la falsa partenza di oggi. Il Vecchio, però, non è stato l’unico a scintillare nella gara azzurra, alla luce della positiva prestazione del Bambino, quel Francesco De Fabiani a ridosso della Top 20 (22°) alla sua prima gara olimpica. Un talento ancora acerbo ma destinato ad esplodere e che, per il momento, si ‘limita’ a dare la scossa all’ambiente, insieme a chi, alla quinta Olimpiade, non vuole smettere di sorprendere.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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