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Sochi 2014, bob: un’Olimpiade da dimenticare

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Un quattordicesimo e un diciottesimo posto, questi sono gli unici e soprattutto miseri risultati ottenuti dal bob azzurro alle Olimpiadi di Sochi. Piazzamenti deludenti, anche se in linea con le aspettative della vigilia: Simone Bertazzo non era ancora riuscito ad entrare nella top 10 quest’anno in Coppa del Mondo. Posizioni che ad una nazione come l’Italia non possono assolutamente bastare, vista la nostra tradizione olimpica: 12 medaglie ottenute nel bob tra le quali anche quattro ori. A pesare è anche la clamorosa assenza di un bob nella prova femminile.

Una competizione a Cinque Cerchi che sembrava essere iniziata con il piede giusto: Simone Bertazzo era riuscito a ben figurare nelle prove del bob a 2 con addirittura un terzo posto nella terza prova cronometrata che aveva fatto ben sperare. Addirittura delle dichiarazioni molto ottimistiche alla vigilia avevano fatto aspettare con ansia i tifosi italiani. Poi le quattro discese di gara: costante miglioramento, ma solo 14mo posto finale.

Da lì si è andati sempre peggio. Dopo le scarse prestazioni del due non ci si poteva aspettare nulla per il quattro, guidato sempre da Simone Bertazzo, con l’aggiunta dei frenatori Simone Fontana (già presente anche nella gara precedente), Francesco Costa e William Frullani. Per quest’ultimo è arrivato lo stop il giorno antecedente alla competizione: trovato positivo all’antidoping. Il Coni si dichiara estraneo al caso e convoca rapidamente in sostituzione a Frullani la riserva Samuele Romanini. Italia che fa da comparsa nello spettacolo offerto da Zubkov l’ultimo giorno classificandosi 18ma, per concludere un’Olimpiade da dimenticare.

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

 

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