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Sci Alpino

Sochi 2014: Anna Fenninger, l’apoteosi

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Disciplina particolare il supergigante: picchi di velocità quasi quanto la discesa, passaggi talvolta stretti come quelli di una gigante. E soprattutto, nessuna prova cronometrata, ma solo la ricognizione che però, spesso, non è sufficiente a schiarire completamente le idee sui vari passaggi: o almeno non lo è stato per ben 17 delle 50 atlete al via oggi, tradite principalmente dai due tranelli furbescamente disegnati dal tecnico austriaco Florian Winkler.

Non è un caso che l’Austria possa confermare, per la terza volta consecutiva, il titolo olimpico: Michaela Dorfmeister 2006, Andrea Fischbacher 2010, Anna Fenninger oggi. Un’Anna Fenninger che nel suo paese forse non è così popolare come altre campionesse, per un caratterino piuttosto riservato, ma al tempo stesso ha sempre dimostrato le doti delle più grandi: tecnica, pulizia nell’azione, capacità di fare velocità. Tre medaglie mondiali, cinque vittorie in Coppa del Mondo, con il meritatissimo oro odierno l’atleta più fotografata del Circo Bianco (per ragioni che si possono ben intuire…) ha realizzato l’apoteosi della sua ancora giovane carriera: Anna ha 24 anni, è la stessa generazione di Gut e Weirather, una generazione che ha ancora, almeno, 6-7 stagioni sulla propria strada per poter brillare.

E chissà che di questa golden generation probabilmente dominante nei prossimi anni non faccia parte anche qualche azzurra: le potenzialità, sulla carta, ci sono, tra atlete ferme ai box per gli ennesimi infortuni o altre che, per un motivo o per un altro, hanno fatto troppa fatica in questa annata olimpica. Aspettiamo fiduciosi: in fondo, nelle otto apparizioni a cinque cerchi del superg, si contano quattro titoli austriaci, due statunitensi e due italiani (Compagnoni e Ceccarelli). Insomma, c’è una tradizione da far rispettare…

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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