Seguici su

Ciclismo

Tour Down Under: Viviani, che rimonta! È terzo, vince Greipel

Pubblicato

il

Quando Andre Greipel ha lanciato la volata, per andare a vincere la quarta tappa del Tour Down Under, si vedeva sullo sfondo una maglia verde del Team Cannondale. Era Elia Viviani, impegnato nella consueta lotta per prendere le migliori posizioni in vista della volata. Missione, in questo caso, fallita.

Ma ripartiamo dall’inizio. Quarta tappa, 148 km mossi tra Unley e Victor Harbor. Partenza a tutta e fuga che non riusciva a staccarsi: Simon Gerrans ha tarpato le ali a tutti per conquistare il primo sprint intermedio, come poi è accaduto. Si è avvicinato, in questo modo, a Cadel Evans in classifica generale. Michael Andersen, Axel Domont , Cameron Wurf, Yukiya Arashiro e Wesley Sulzberger in fine sono riusciti a prendere vantaggio sul plotone.

Le speranze dei fuggitivi si sono spente quando a 60 chilometri dal traguardo il gruppo è stato diviso in due tronconi da un ventaglio che tagliato Marcel Kittel fuori dalla lotta per il successo. Grazie ad un ulteriore sprint intermedio, poi, Gerrans si è portato a soli 7” da Evans, mentre Ulissi si è avvicinato a 14” dal corridore della BMC.

Arriviamo così allo sprint. Come spesso gli è accaduto già nella scorsa stagione, Viviani non è riuscito a trovare il varco giusto per lanciare la volata dalla prima posizione, lasciato anche solo dalla squadra. Eppure, è riuscito a trovare il varco giusto per salire sul podio, nonostante a 400 metri dalla conclusione fosse oltre la ventesima posizione. La vittoria è andata al tedesco Andre Greipel, che ha preceduto senza patemi il compagno Jurgen Roelandts, che gli aveva tirato la volata. Di seguito vi proponiamo il video degli ultimi chilometri.

http://www.youtube.com/watch?v=oXFaj0zlVes

Domani la tappa che potrebbe rivoluzionare la situazione in classifica generale.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *