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Sci di fondo, Marcialonga: la gara e la festa

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La Marcialonga è anzitutto, ovviamente, una gara, con campioni che si preparano un anno intero con l’obiettivo di primeggiare nei 70 km a tecnica libera della storica Granfondo italiana. I favoriti della 41^ edizione in programma domenica con partenza a Moena ed arrivo a Cavalese sono i soliti: i fratelli Aukland innanzitutto; poi gli svedesi Ahrlin e Svardi cechi Rezak e Novak, i norvegesi Alsgaard e soprattutto Jespersen recentemente secondo sul Cermis in coppa del mondo; tra gli italiani hanno qualche possibilità di buoni piazzamenti Nicola Morandini, Bruno Debertolis, Sergio Bonaldi, Simone Paredi e Florian Kostner. Sarà una sorta di “campionato del mondo di scivolata spinta” sul lungo e prevalentemente pianeggiante percorso che si snoda tra le valli di Fiemme e Fassa e che negli ultimi anni viene percorso dai primi in meno di tre ore, alla stratosferica velocità media di 23,5 kmh.

Tra le ragazze favoritissima la svizzera Boner, già vincitrice nel 2011 e 2013, sfidata dalle svedesi Nyström, Hansson e Grafnings, dalle russe Jambaeva e Shaidurova e dalla sempreverde Bente Skari Martinsen, più volte medagliata in eventi olimpici e mondiali; tra le italiane solo Antonella Confortola sembra in grado di inserirsi nelle posizioni di testa, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Ma la Marcialonga è anche, e forse soprattutto, una grande festa dello Sci di Fondo, con oltre 7500 appassionati provenienti da tutto il mondo a sfidarsi sulla lunga striscia di neve che attraversa i principali paesi delle due valli, spesso tra due ali di folla plaudente. È, con la mitica Vasaloppet, la gara che ogni fondista sente di dover affrontare almeno una volta nella vita. Ma una volta fatta la prima diventa difficile fermarsi…
Numerosissimi i nordici, con i norvegesi che da soli rappresentano circa il 50% del totale dei partenti, molti soprattutto negli ultimi anni anche gli italiani. È una grande sfida contro se stessi: 70 km non sono pochi anche se il percorso non presenta particolari difficoltà, ad eccezione della mitica e famigerata salita di Cascata: 2.8 km di salita continua con pendenze fino al 12% che conducono al rettilineo di arrivo nel centro di Cavalese. Ognuno la affronta con i propri obiettivi: migliorare il tempo o il piazzamento dell’anno precedente, sfidare l’amico di sempre, passare una giornata sugli sci in compagnia di altre migliaia di “pazzi”. Da segnalare quest’anno la presenza ai nastri di partenza di Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer, i quali hanno dichiarato di volersi mescolare alla massa degli appassionati, partendo tra gli ultimi ed interpretando la gara come una lunga passeggiata sugli sci.
La partenza è prevista domenica 26 gennaio dalle ore 8; la gara sarà seguita da televisioni radio e giornali di tutto il mondo, con dirette su RaiSport1 dalle 7.45 alle 9.55 e su RaiSport2 dalle 17.45 alle 21.00.

Matteo Migliavacca

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