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Ciclismo, Sagan pronto a lottare con Cancellara nel 2014

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Peter Sagan, giovane e vincente corridore del Team Cannondale, è convinto che continuerà a maturare e migliorare anche nel 2014, dal momento che ha appreso quali siano i segreti per vincere le classiche sul pavè e per sconfiggere il suo maggior rivale Fabian Cancellara.

Sagan compirà 24 anni il 26 gennaio, l’ultimo giorno in cui sarà impegnato nel Tour di San Luis, dove inizierà la sua stagione. Lo slovacco ha 8 anni in meno del rivale svizzero ma ha già vinto la Gent-Wevelgem e altre 21 corse nel 2013, conquistando per due anni di fila la maglia verde al Tour de France e classificandosi secondo sia alla Milano-Sanremo che al Giro delle Fiandre, proprio alle spalle di Cancellara.

“Penso che anno dopo anno ho fatto sempre meglio, anche il 2013 è stata sicuramente un ottima stagione. C’è sempre qualcosa da migliorare, per poter dare di più, vincere di più, quindi non è mai abbastanza soddisfatti. Questo è il mio approccio nella vita e nelle corse”. Queste le parole usate da Sagan nella recente intervista a Cyclingnews durante il training camp della Cannondale.

“Ho commesso degli errori in corsa, da cui ho imparato. Mi è dispiaciuto non vincere la Milano-Sanremo, ricorderò lo sprint per tutta la vita. Accumulo sempre più esperienza in ogni occasione, alcune cose ormai riescono in automatico, quindi mi adatto sempre meglio alle situazioni di gara.”

Lo sviluppo di Sagan è quasi visibile ad occhio umano. Fisicamente è più forte e più snello, e mentalmente sembra capace di gestire la pressione e la notorietà, consapevole di essere uno dei corridori più importanti del gruppo. Ride e scherza durante le interviste e quando sta con i suoi compagni, ma torna serio quando è necessario . Sembra un leader naturale.

“Spero di essere un buon leader” ha ammesso. “Credo che un leader debba essere una brava persona, che tratta tutti allo stesso modo e che abbia carisma, quindi cerco di essere sincero e onesto con i miei compagni.”

La Cannondale ha diversi leader in squadra, a partire da Ivan Basso, Moreno Moser e il velocista Elia Viviani, ma Sagan è certamente il corridore più importante. Peter sa che sarà il capitano durante le classiche di primavera, compresa la Parigi-Roubaix. Poi starà a lui sconfiggere Fabian Cancellara se vuole dimostrare di essere il miglior corridore per le classiche nel gruppo.

Cancellara è spesso irritato dall’esuberanza di Sagan. Il campione svizzero ha recentemente dichiarato che il giovane slovacco potrebbe soffrire la pressione per le crescenti aspettative che lo circonderanno nel 2014. Ma Peter non è certo il tipo che si lascia sfuggire questi giochi psicologici:

“Lui sarà quello con la pressione per vincere: io ho ancora molta della mia carriera davanti per vincere. Non so quante stagioni potrà rimanere lui su questi livelli. Non capisco perchè ci sia bisogno di creare queste dichiarazioni di guerra alla stampa e a lui piace parlare. Ma nel ciclismo noi diciamo che la ruota gira per tutti. A Firenze ha parlato a lungo, ma poi cos’è successo? Sto scherzando, ovviamente. Fabian è un grande campione: lui e Tom Boonen sono i corridori che seguivo in televisione e ora corro contro di loro. Non so se lo fa per provocarmi o solo non gli piaccio, ma io lo ammiro. Riesce sempre a fare bene nelle gare che ha fissato come obiettivo. Quest’anno al Fiandre è stato superiore e ho accettato la sconfitta, vedremo cosa succederà nel 2014“.

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