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Atletica, weekend familiare: Burrell imita il padre! E spuntano due fratelli sconosciuti… da record

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Tale padre, tale figlio. Il noto proverbio si è confermato nel weekend grazie alla velocità di Cameron Burrell. Il 19enne ha corso un eccellente 6.55 sui 60 metri ad Albuquerque. Indubbiamente è una bellissima prestazione per lo statunitense, tra le top ten stagionali ma non sarebbe balzata così tanto agli onori della cronaca se l’atleta non fosse… il figlio del grandissimo Leroy Burrell.

Sì, proprio lui, l’ex primatista dei 100 metri che sullo sprint breve vantava un 6.48 di personale. Ora sta per spegnere 47 candeline, ma è indimenticato nell’universo dell’atletica leggera grazie ai suoi due Record del Mondo. 9.90 nel giugno del 1991, una prestazione che resse fino al settembre dello stesso anno quando lo superò Carl Lewis nella pazzesca finale della rassegna iridata di Tokyo, dove lui concluse secondo: 9.86 contro 9.88, entrambi sotto il limite precedente, col connazionale Mitchell terzo in 9.91. 9.85 nel 1994 e questa volta resse fino alle Olimpiadi del 1996.

Tornando a Cameron ha un personale di 10.36 sui 100 metri risalente allo scorso anno e un 21.17 sui 200 metri, ottenuto sempre nel 2013. Da annotare anche un buon 7.60 nel salto in lungo (2012). Le prospettive sono eccellenti e i geni sono i migliori: vedremo se manterrà le promesse.

 

Ma il fine settimana delle famiglie non è finito qui. Dal nulla, nel vero senso della parola, sono sbucati fuori due fratelli (ma anche qui vige il mistero) qatarioti, sempre sui 60 metri.

Ovviamente sono dei naturalizzati, il cognome è di chiare origini nigeriane. Parliamo degli Ogunode, Tosin e Femi.

Del primo davvero non si conosceva niente. Anzi: era alla prima gara in assoluto. E ha stampato un pazzesco 6.50 sui 60 metri a Flagstaff. Davvero è uno sconosciuto: IAAF e All-Athletics non riportano niente di lui, solo che è nato il 2 marzo 1994 (ma è vero?) e che fino ad ora non aveva nessun tempo in nessuna specialità. Misterioso. E, così, un ignoto realizza il nuovo record asiatico della distanza ed eguaglia la miglior prestazione mondiale stagionale, pareggiano il tempo stampato da Dasaolu settimana scorsa.

Femi, invece, è più famoso e ha all’attivo una finale sui 400 metri ai Mondiali 2011. Questa volta, però, ha stampato un fantastico 6.51 dietro al fratello.

 

Misteri, curiosità e bellezze dell’atletica.

 

(per lo spunto ringrazio sentitamente Queen Atletica)

 

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