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Sochi 2014 e la torcia olimpica maledetta. Morto un tedoforo

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La torcia olimpica prosegue il proprio viaggio verso Sochi, dove il 7 febbraio 2014 prenderanno il via le Olimpiadi 2014, ma è sempre più “maledetta”:

Nella giornata di ieri è morto un tedoforo subito dopo aver percorso i classici 150 metri con la fiamma più cara al mondo dello sport. Vadim Gorbenko, allenatore russo di lotta greco-romana, è morto d’infarto all’età di 73 anni a Kurgan, nella Siberia occidentale. Tornato al punto di partenza e fattosi fotografare, ha cominciato a sentirsi male ed e’ stato portato all’ospedale ma non ce l’ha fatta.

 

Questa è solo l’ultima di una serie di sventure che ha caratterizzato i 65mila chilometri percorsi dalla fiaccola. Tra posti suggestivi e strani, esplorati in questo viaggio, dal Polo Lado, al Lago Baikal, alla stazione spaziale Iss (dove è stata spenta volontariamente, segno di sciagura secondo le superstiziosi degli antichi greci).

La fiaccola ha zoppicato sin dall’inizio: il 6 ottobre, quando è arrivata in piazza Rossa per la gioia di Putin, si è spenta mentre entrava al Cremlino e un agente ha dovuto estrarre il suo zippo per riaccenderla sotto gli occhi impietosi delle telecamere. La fiamma si è spenta poi almeno altre 44 volte!

Il 15 ottobre scorso si è addirittura spenta tra le mani di Died Moroz, il Babbo Natale russo. La torcia olimpica si è rivelata anche pericolosa: a fine novembre un membro della squadra russa di bob, Piotr Makarciuk, ha visto prendere fuoco la sua uniforme durante la staffetta ad Abakan. Recentemente la fiaccola è esplosa inoltre nelle mani di una giovane tedofora, che ha subito ferite leggere.

 

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