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Boxe, WSB: Italia Thunder cadono in Ucraina, Russo derubato

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Amara sconfitta per i D&G Italia Thunder, che cadono 4-1 a Brovary al cospetto degli Ucraina Otamans e vedono allontanarsi la vetta del gruppo A delle World Series of boxing.

Nel primo match il peso mosca leggero Gianluca Conselmo, che sostituiva l’irlandese Patrick Barnes, colpito da un attacco influenzale, pagava dazio all’inesperienza e si arrendeva nettamente ai punti all’ucraino Vadym Kudryakov, il quale si imponeva in tutte le riprese.

I Thunder si portavano sull’1-1 grazie al successo del francese Khedafi Djelkhir sul padrone di casa Mykola Butsenko, medaglia di bronzo ai recenti Mondiali di Almaty. Il 30enne transalpino, che vanta 15 successi tra i professionisti, si imponeva per split decision, anche se nel corso dell’incontro era emersa una superiorità piuttosto netta.

Il punto chiave per gli ucraini arrivava poi nell’incontro dei superleggeri tra il lituano Evaldas Petrauskas ed il serbo Branimir Stankovic, con il baltico degli Otamans che si faceva valere nel corpo a corpo e portava a casa l’incontro con verdetto non unanime.

La contesa si chiudeva a favore dei padroni di casa nella sfida dei pesi medi che vedeva prevalere nettamente l’ucraino Dmytro Mytrofanov. Il pugile dell’Est Europa dominava dall’inizio alla fine il francese Michel Tavares, rivelandosi al tempo stesso più brillante e potente del transalpino.

Clamoroso, poi, il verdetto dell’ultimo match della serata, nel quale Clemente Russo è stato clamorosamente superato per split decision dal bielorusso Siarhei Karneyeu, incappando così nella sua seconda sconfitta in carriera nelle World Series. Il campione del mondo dei pesi massimi, dopo aver dominato la prima ripresa, nella quale ha messo a segno anche un uppercut di pregevole fattura, perdeva inspiegabilmente la seconda malgrado una maggiore pressione e precisione nei colpi. Tornato a macinare un grande pugilato nel terzo round, ‘Tatanka’ sembrava controllare agevolmente l’avversario anche nel quarto, ma ancora una volta i giudici la pensavano diversamente. Tutto si decideva dunque all’ultima campana e proprio i tre minuti finali si rivelavano i più equilibrati, con il bielorusso che andava così ad ottenere il trionfo della vita. Il responso del match, tuttavia, lascia perplessi e ancora una volta solleva palesi dubbi sulla correttezza dei verdetti arbitrali e, di conseguenza, sulla credibilità di questo sport.

In classifica generale gli Otamans sono sempre più soli al comando e volano a quota 9 punti, mentre i Thunder restano fermi a 5. Ora sosta natalizia, poi il 10 gennaio si tornerà sul ring per la trasferta negli Stati Uniti.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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