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Hockey Prato

Telemaco Rossi in esclusiva: “In Germania un’esperienza grandissima”

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Telemaco Rossi, classe 1992, giocatore della nazionale maschile di hockey prato, nato a Roma ma ora in Germania per una nuova esperienza sportiva, si è raccontato in esclusiva per Olimpiazzurra.

Com’è nata la tua passione per l’hockey prato?

“La mia passione per l’hockey prato è nata a 8 anni, ho incontrato la prof.ssa Ada Schiavetto che ha iniziato a farmi conoscere questo sport”. 

In che ruolo giochi? Quale zona di campo preferisci?

“Difensore. Preferisco giocare in attacco, è sempre bello segnare e far segnare”.

Lo scorso anno con la tua ACEA Roma vi siete assestati in quarta posizione, come reputi la tua stagione?

“Lo scorso anno è stata una stagione molto particolare, per quanto mi riguarda avevo già intenzione di andare a giocare all’estero ma ho dovuto rinunciare per poter partecipare alla World League. È  stata una stagione dove ho cambiato spesso ruolo e mi sono trovato ad affrontare situazioni molto complicate come il cambio d’allenatore ed un infortunio ma, nel complesso una buona stagione”. 

Dopo tanti anni a Roma ti sei trasferito in Germania, come mai questa scelta?

“L’Universiade (svoltasi a Kazan, ndr) è stata lo stimolo più grande per trasferirmi in Germania, da quel momento mi sono reso conto che anche un italiano può arrivare a giocare a livelli altissimi”. 

Come sta andando la tua esperienza tedesca?

“Va alla grande è un’esperienza incredibile anche se il campionato non sta andando benissimo”.

Una discreta Universiade e un deludente Europeo per la nazionale. Le tue impressioni sull’estate in azzurro.

“Non la definirei una buona Universiade perché arrivare ottavi su dieci squadre vuol dire aver mantenuto il proprio posto e non esser andati oltre. Per quanto riguarda l’Europeo non credo di poter dare molte spiegazioni. In ogni caso vorrei soffermarmi a parlare di questo perché nonostante i pessimi risultati credo che tutta la squadra azzurra sia cresciuta moltissimo. Abbiamo lavorato sei mesi migliorando tutti quanti giorno dopo giorno. Forse è mancata la squadra nell’insieme ma se andiamo a guardare ogni singolo atleta credo che abbiamo fatto tutti un grande passo avanti”.

Come reputi la scelta della FIH di varare lo “ius soli”? Porterà benefici alla nazionale? Potrete puntare alle Olimpiadi?

“Ho letto di questa notizia sul sito FIH penso sia una buona idea, ma per portare benefici alla nazionale c’è bisogno di altro. Onestamente Rio 2016 è un traguardo troppo lontano”.

Per finire: la tua favorita per lo scudetto 2013/2014?

“Credo che l’Amsicora sia favorita anche quest’anno ma sono sicuro che i “giovanotti” della Roma ce la metteranno tutta”.

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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