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Atletica, caso Schwazer: interrogati Howe, Rigaudo, Giomi…

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Si allarga a dismisura l’inchiesta nell’ambito del caso Schwazer (il marciatore trovato positivo a un test antidoping prima delle Olimpiadi di Londra 2012).

Guido Rispoli, Procuratore capo di Bolzano, affiancato dall’arma dei Carabinieri, che ha messo a disposizione i suoi uomini migliori (gli investigatori del Nas di Firenze e quelli del Ros di Trento).

Dopo una serie di perquisizioni, sequestri e interrogatori sarebbe emerso un quadro molto complesso sulla vicenda e sull’atletica italiana.

 

Gli sviluppi rimangono segretissimi ma è certo che nell’ultima settimana sono stati ascoltati personaggi di spicco del movimento azzurro.

Alfio Giomi, Presidente della Fidal, è stato sentito a lungo mercoledì. Anche se non era ai vertici all’epoca dei fatti, potrebbe essere utile per chiarire i rapporti che regnano all’interno della Federazione tra tecnici, medici, atleti.

 

Elisa Rigaudo ha dovuto rispondere alla convocazione perché era stata citata nel lungo interrogatorio (si parla addirittura di undici ore) che ha coinvolto il suo tecnico Sandro Damilano. L’ex marciatore aveva infatti ammesso di aver portato a Ferrara sia Schwazer che la piemontese, bronzo olimpico a Pechino 2008. La marciatrice della Fiamme Gialle aveva dovuto anche “giustificare” quella “visita” da Conconi al suo corpo di appartenenza.

 

Sulla chiamata di Howe, invece, non si sa praticamente nulla. Gli inquirenti potrebbero averlo sentire per sapere qualcosa in più sulla preparazione che seguivano i big della nostra atletica. A Bolzano è stata ascoltata anche Carolina Kostner, presente all’appuntamento del fidanzato con il dottor Michele Ferrari, su cui gli investigatori concentrano la loro attenzione.

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