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America’s Cup: la storia del foiling

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“L’annuncio sarà fatto nel prossimo futuro, per la barca, il luogo e le date della 35esima America’s Cup” ha dichiarato il patron di Oracle Larry Ellison pochi giorni fa, dopo aver accettato la sfida del Challenger of record australiano.

E’ ancora presto per parlare di queste cose, tuttavia, è plausibile che la prossima Coppa America vedrà nuovamente i catamarani volare. Magari non così grandi come gli AC72 e sicuramente meno costosi per permettere a più team di partecipare alla competizione più importante della vela.

Il pioniere Forlanini Il 3 dicembre del 1869, l’inventore parigino Emmanuel Denis Farcot depositò un brevetto per una barca a vela concepita per andare più veloce diminuendo la resistenza all’acqua, per il fatto di alzare lo scafo in navigazione: nasce così l’idea chiamata “Hydrofoil”. Una delle prime barche volanti venne progettata dall’inventore italiano Enrico Forlanini, all’inizio del ‘900 sul Lago Maggiore (nella foto).

Monitor e i bolidi francesi Per trovare uno dei primi esempi di foiling – volare sull’acqua – in una barca a vela bisogna andare negli Stati Uniti, quando nel 1957, venne costruita Monitor. Uno scafo di 360 kg, lungo 7 metri con una vela di oltre 21 metri quadrati in grado di volare senza l’utilizzo di nessun motore. Avvicinandosi ai giorni nostri non si possono non menzionare i bolidi francesi Techniques Avancées e Hydroptère, capaci di infrangere ogni record di velocità: il trimarano volante Hydroptère, progettato e timonato dal mezzo genio e mezzo pazzo Alain Thébault, è diventato la prima imbarcazione nella storia a superare il muro dei 50 nodi sulla distanza dei 500 metri.

Tesi di laurea I catamarani con foil sono stati anche oggetto di tesi: Edoardo Bianchi (velista olimpico azzurro sul catamarano Tornado a prua di Francesco Marcolini alle Olimpiadi di Atene 2004 e Pechino 2008 ) e Fabrizio Dragoni hanno, infatti, discusso l’innovativo progetto come tesi di laurea in ingegneria navale presso l’Università di Genova. Lavoro premiato con il massimo dei voti.

Whites Dragons ha una lunghezza di 5,6 metri ed è largo 4 metri. Gli scafi e albero sono in fibra di carbonio e l’imbarcazione è dotata di un sistema di regolazione e inclinazione dei foil. Ecco Whites Dragons in azione:

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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