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Nuoto

Nuoto: Italia, preparazione errata o problema di testa?

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Grande delusione azzurra ai Mondiali di Barcellona, Fabio Scozzoli è stato uno dei più brillanti nelle due tappe della World Cup disputate in vasca corta a Eindhoven e Berlino. Il 24enne ha infatti stabilito per due volte il record europeo dei 50 rana e in un’occasione quello italiano dei 100, portando a casa due ori e due argenti. Il tutto – ed è qui che arriva il rammarico – con tempi che gli avrebbero assicurato la medaglia anche nelle corsie del Palau Sant Jordi.

Preparazione errata o problema di testa? Molto probabilmente la seconda. Perché l’azzurro ha dominato i 50 e 100 rana pressoché per tutta la stagione, con l’unico flop catalano subito riscattato nella settimana successiva con i suddetti eventi. Come a Londra, dunque, Fabio è stato fermato da se stesso, da una non determinata “paura” di vincere. In futuro, e di tempo ce n’è, bisogna lavorare su questo aspetto.

Ma non è l’unico caso. Marco Orsi, eliminato nelle batterie dei 50 stile libero, ha vinto i Campionati Italiani di categoria con il tempo di 21”91, ben sette decimi in meno del 22”61 di Barcellona. Con quel parziale non solo avrebbe superato il primo turno, ma sarebbe anche entrato in finale chiudendo poi ipoteticamente ottavo. E gli esempi non finiscono qui, purtroppo.

L’Italia stecca i grandi appuntamenti, ma è troppo facile puntare il dito sui preparatori. A maggior ragione, se una settimana dopo la rassegna iridata escono i temponi. E’ un problema mentale, un blocco da abbattere, un’azione che riesce facile ai fuoriclasse ma meno ai buoni atleti. Sulla strada verso Kazan 2015 e Rio 2016 c’è da migliorare tantissimo.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: sportnews.bz

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