CanottaggioRemi
Canottaggio, Mondiali 2013: un oro storico e troppi piazzamenti
Il canottaggio italiano è tornato al vertice mondiale, può contare su un equipaggio che può dominare da qui alle prossime Olimpiadi, ma la strada da percorrere per realizzare l’ultimo step per equipararsi a nazioni del calibro di Gran Bretagna, Germania e Nuova Zelanda è ancora lunga.
Nel doppio pesi leggeri femminile Laura Milani ed Elisabetta Sancassani hanno regalato uno storico oro al Bel Paese, il primo conquistato da un equipaggio rosa in una rassegna iridata. Le azzurre, superato brillantemente lo scoglio della partenza che spesso le ha viste in difficoltà, hanno imposto un ritmo insostenibile per la concorrenza, dominando la regata e chiudendo con oltre tre secondi di vantaggio su Stati Uniti e Germania (clicca qui per la cronaca). Un anno da incorniciare per Milani e Sancassani, già campionesse d’Europa in carica: abbiamo trovato un doppio leggero che può vincere tutto da qui a Rio 2016.
Le altre finali, tuttavia, non hanno regalato le attese soddisfazioni. Nel due senza senior Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo partono forte, forse troppo, per poi spegnersi progressivamente con il passare dei metri (clicca qui per la cronaca).
Stesso copione per il doppio pesi leggeri di Pietro Ruta ed Andrea Micheletti, a lungo in testa, prima di naufragare fuori dal podio negli ultimi 500 metri (clicca qui per la cronaca).
Quarto posto anche per il 4 senza senior dei giovani Matteo Lodo, Mario Paonessa, Paolo Perino e Giuseppe Vicino, anche se con una prestazione ben diversa, gagliarda e combattiva fino al traguardo: oggi la medaglia era fuori portata (clicca qui per la cronaca).
Nel quattro di coppia femminile, infine, Sara Magnaghi, Giada Colombo, Laura Schiavone e Gaia Palma hanno concluso in sesta posizione nella gara vinta dalla Germania davanti a Canada e Polonia.
L’Italia dunque chiude la prima giornata di finali olimpiche con una sola medaglia (d’oro) e troppi piazzamenti. Le batterie e le semifinali forse avevano illuso: le attese erano ben maggiori, intorno ai tre podi. Invece l’obiettivo è stato solo sfiorato. Siamo tornati al vertice, ma non ancora arrivati dove vorremmo. Manca ancora un gradino per raggiungere le medaglie. Una battuta d’arresto che probabilmente farà solo bene: in fondo l’obiettivo vero della gestione La Mura è distante ancora tre anni.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
federico.militello@olimpiazzurra.com
