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Atletica, Robert Harting sul doping: “Troppi sospetti sugli atleti!”

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Il formidabile discobolo tedesco Robert Harting, simbolo dell’atletica teutonica e campione olimpico della specialità, si è soffermato sui recenti studi, pubblicati dal Ministero degli Interni e dall’Istituto Federale di Ricerca Sportiva, riguardanti l’uso di sostanze dopanti ai tempi della Germania Ovest, affermando che questa “scoperta” avrebbe instaurato un clima di sospetto generalizzato sugli atleti tedeschi.

Ho come l’impressione di essere un banchiere durante la crisi economica. Ma c’erano anche buoni banchieri”, ha affermato il due volte campione mondiale. “Sui 500 controlli effettuati dalla Nada – l’Agenzia Tedesca Antidoping – il 99% sono risultati negativi. A quell’epoca”, ha ricordato il 28enne, “c’era la Guerra Fredda tra l’Est e l’Ovest e gli atleti venivano usati. Erano degli uomini-missile che non conoscevano il proprio corpo”.

Il gigante tedesco ha comunque concluso ricordando di essere “fermamente favorevole alla lotta antidoping”.

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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