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Wimbledon 2013: Murray, il successo di un Regno…Unito

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Fred Perry 1936, Andy Murray 2013: 77 anni dopo l’ultimo trionfo di un suddito di sua Maestà sull’erba londinese, l’intero Regno Unito può far festa per un avvenimento storico per il Terzo Millennio.

E questo sarà ricordato, per sempre, come il giorno in cui un inglese ha applaudito uno scozzese…

Nell’edizione che sarà ricordata come quella della caduta dei Mostri Sacri (Federer e Nadal out già dopo la prima settimana ndr), in finale si sono ritrovati i primi due del seeding, che hanno saputo mantenere calma e sangue freddo nel corso del torneo, senza farsi sconfiggere da cali di concentrazione.

L’atto finale ha premiato lo scozzese più amato della Gran Bretagna, che scottato dallo scivolone di 12 mesi fa, ha saputo riprendersi chiudendo la pratica in 3 set e mostrando di aver sconfitto anche il “braccino corto” nei momenti topici del match.

Ma si può dire che Murray aveva fatto le prove generali con la vittoria già undici mesi fa: lo scorso 5 agosto 2012 infatti con il successo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 disputatisi sempre a Wimbledon, prendendosi la rivincita su Re Roger.

Agli Us Open a settembre dello scorso anno poi, con il primo Slam vinto in carriera proprio contro Djokovic, la conferma del Murray finalmente vincente è diventata realtà ed oggi lo scozzese può dirsi per la seconda volta in meno di un anno profeta in patria: per buona pace dei britannici e di Fred Perry…

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