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Atletica, i PM: “Schwazer ha avuto rapporto con Conconi”

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Alex Schwazer, il marciatore atesino Campione Olimpico nel 2008 nella 50 km di marcia e squalificato per doping dopo essere stato pizzicato positivo a un controllo alla vigilia di Londra 2012, aveva sempre negato di avere avuto rapporti con il discusso professor Conconi, un nome che per molti è indissolubilmente legato al doping.

Ma la procura di Bolzano, titolare delle indagini, si è detta invece in grado di dimostrare che i contatti fra i due ci sarebbero stati eccome. A fare da tramite sarebbe stato Sandro Damilano, l’allenatore di Schwazer il quale aveva deciso di rivolgersi a Conconi per le necessità di Schwazer, «avendo stima delle capacità del professore e della sua équipe, e sapendo che rivolgersi a lui non era vietato dalle autorità sportive, chiesi al professore di seguire dal punto di vista della valutazione medico-scientifica l’atleta».

 

Da lì sarebbe quindi cominciato il rapporto fra marciatore e medico, fatto di mail tramite le quali avvenivano scambi di esiti di analisi e in base a cui Damilano decideva ritmi e intensità degli allenamenti. Sotto l’occhio della procura in particolare l’anno 2009, quello in cui ci sarebbe stato il legame più stretto fra i due. Di conseguenza, la stessa procura tira la seguente conclusione: «Si può ritenere che il professor Francesco Conconi abbia favorito l’utilizzo di farmaci o sostanze biologicamente o farmacologicamente attive da parte dell’atleta».

Dal canto suo, lo stesso Conconi non sembra essere scalfito troppo dalle notizie che arrivano da Bolzano: «Sono tranquillissimo, lasciamo che la Procura faccia il suo lavoro. Non ho dichiarazioni da fare

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