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Ciclismo

Ciclismo su pista, ottime prospettive dall’Europeo giovanile

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Tre ori, tre argenti e tre bronzi per un totale di nove medaglie, due in più di quelle conquistate l’anno scorso sempre ad Anadia (2-1-4): il bilancio della spedizione azzurra agli Europei juniores e under 23 di ciclismo su pista non può che essere positivo.

Negli ultimi anni, questo settore che storicamente ha sempre dato tanto all’Italia sembrava essere entrato in una profonda spirale negativa: il mix tra assenza di strutture e poca considerazione da parte di alcuni tecnici ed atleti aveva portato ad una sorta di abbandono della pista, con conseguenti scarsi risultati a livello internazionale. Il movimento è così ripartito dai giovani, anche grazie a due tecnici esperti come Marco Villa, un passato da campione del mondo dell’americana, ed Edoardo Salvoldi, vincente deus ex machina dell’intero pedale rosa: gli stessi giovani già impiegati, con qualche primo risultato di rilievo nonostante il gap di esperienza, nelle tappe di Coppa del Mondo.

Le gare di Anadia hanno portato in dote risultati particolarmente positivi per quanto riguarda l’inseguimento femminile, recentemente passato alla formula del quartetto per equipararsi a quello maschile: oro nelle juniores, bronzo nelle under 23. All’interno della formazione femminile spiccano peraltro grandi individualità come Maria Giulia Confalonieri (già élite nelle file della Faren), Arianna Fidanza, Michela Maltese, Claudia Cretti e Natasha Grillo. Dal maschile sono arrivate meno soddisfazioni, ma le medaglie d’argento di Seid Lizde nella corsa a punti junior e del figlio d’arte Riccardo Minali nell’omnium valgono davvero tanto.

Chiaramente, mantenere questo standard di rendimento anche nelle categorie superiori sarà tutt’altro che facile, ma continuando sulla via maestra dell’alternanza strada-pista, diffusa in particolare nel settore femminile, molti di questi giovani talenti potrebbero davvero rivelarsi grandi campioni.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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