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Barcellona 2013: le dichiarazioni degli azzurri del nuoto di fondo

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Si sono espressi al sito Fin i quattro azzurri (e il ct Massimo Giuliani) impegnati oggi nelle due 5km del nuoto di fondo (clicca qui per la cronaca femminile e qui per quella maschile), gare inaugurali del Mondiale di Barcellona 2013.

Martina Grimaldi: “Non mi aspettavo un risultato diverso. Dopo sei anni sono tornata a nuotare i 5 chilometri ai mondiali ed è andata meglio che a Melbourne (2007, 16esima, ndr). La partenza è stata veloce. Il campo gara è molto stretto, con spazi corti e non c’è molto spazio per superare. Già arrivare in tre ad una boa può essere problematico. Avremmo dovuto raggiungere le posizioni di testa e staccarci insieme alle prime. Invece siamo rimaste nel traffico. Comunque è stato un buon, seppur faticoso allenamento in vista della 10 chilometri. Sulla distanza olimpica preferisco non esprimermi. Sono scaramantica. Ho buone sensazioni. La bracciata c’è”.

Rachele Bruni: “Sono delusa. Sono rimasta intrappolata nella seconda parte di gara. Ho cercato vanamente uno spazio utile per aumentare ritmo, ma ogni volta che provavo a spostarmi verso l’esterno mi ritrovavo al centro. Mi aspettavo di più, inutile nasconderlo. Ora proverò a resettare la gara e a preparare al meglio la dieci chilometri. Nel pomeriggio già abbiamo un allenamento”.

Federico Vanelli: “Era importante capire il momento giusto per partire, ma soprattutto trovarsi nella posizione giusta. Purtroppo non sono riuscito a fare nessuna delle due cose. L’ambizione è imparare il più velocemente possibile dalle esperienze, crescere come atleta e, perché no, conquistare il prima possibile una medaglia internazionale. Volavano tante botte. Quelle le ho scansate. Ma forse avrei dovuto anche darle. A metà gara ero in buona posizione. Poi sono stato risucchiato dal gruppo e non sono riuscito più ad uscire”.

Luca Ferretti: “Più che nuoto in acque libere mi sembrava di nuotare in una mega piscina. Dobbiamo abituarci a questa tipologia di specchio d’acqua: è televisiva, raccolta e agevola la visione daglia spalti, ma per noi non è il massimo. Purtroppo ho subito immediatamente un colpo, ma era una tonnara, non ne faccio una colpa a nessuno. Ho cercato di nuotare fuori dal gruppo per evitare di trovarmi schiacciato, ma non ci sono riuscito. Giovedì c’è il team event. Proveremo a riscattare questo risultato negativo”.

Massimo Giuliani: “Sapevamo che le cinque chilometri sarebbero state molto veloci e tecniche, con pochi agenti atmosferici che avrebbero potuto influire o condizionare la gara. Il mare si è presentato piatto e caldo. Peraltro il bacino molto stretto non ha aiutato sorpassi ed era determinante stare davanti. Sia le ragazze sia i ragazzi ci sono riusciti nel primo tratto, poi sono stati risucchiati e schiacciati dal gruppo. Avrebbero dovuto trovare una posizione più congeniale per sfruttare la loro velocità. Non nascondo che speravamo in qualcosa di più in termini di piazzamenti e magari in una medaglia nel settore femminile, pertanto il primo bilancio è leggermente sotto le aspettative. Buona, comunque, la prova dell’esordiente Vanelli; ottime le indicazioni ricevute da Grimaldi e Bruni per la 10 chilometri e da Ferretti per il team event. Il mondiale è appena cominciato”. 

gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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