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Ciclismo

Tour de France 2013: gli italiani al via e le loro ambizioni

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Saranno 18 gli atleti italiani che prenderanno il via nella centesima edizione del Tour de France, la più importante corsa a tappe del calendario internazionale. Proviamo ad analizzare quali possono essere le loro ambizioni nell’arco dei 21 giorni di corsa.

L’Astana schiererà Enrco Gasparotto e Francesco Gavazzi. Entrambi cercheranno di conquistare uno o più successi parziali, nelle tappe mosse oppure con una fuga da lontano. Entrambi reggono discretamente nelle salite più brevi e sono dotati di un buono spunto veloce che li rende pericolosi in caso di volata ristretta.

Manuel Quinziato, nella BMC, sarà chiamato a sfruttare al meglio le sue doti di passista per scortare i capitani nelle tappe meno impegnative. È difficile, dunque, che possa togliersi delle soddisfazioni personali importanti da qui al venti luglio.

Ci saranno quattro azzurri nella Cannondale, squadra il cui faro sarà Peter Sagan. Dovrebbero aiutarlo per cogliere successi importanti Alan Marangoni e Fabio Sabatini, il cui compito dovrebbe essere quello di scortarlo nelle tappe pianeggianti fino allo sprint. Alessandro De Marchi e Moreno Moser, invece, dovrebbero essere chiamati ad attaccare da lontano per cogliere dei successi di tappa. Se il primo, ultimamente, ha fatto vedere un ottimo colpo di pedale, Moser non sembra in forma, ma le sue spiccate doti da finisseur potrebbero comunque portarlo a qualche buon piazzamento parziale.

In casa Lampre-Merida il capitano dovrebbe essere Damiano Cunego, anche se non è ancora chiaro quali saranno gli obiettivi del veronese: una top 10 è certamente alla sua portata, ma un successo di tappa o la conquista della maglia a pois potrebbero essere più soddisfacenti per un corridore nel cui palmares è presente anche un Giro d’Italia. Roberto Ferrari, coadiuvato da Elia Favilli e Davide Cimolai, dovrebbe cercare di cogliere qualche risultato nelle volate di gruppo, mentre Manuele Mori e Matteo Bono potrebbero cercare la gloria con una fuga da lontano. Adriano Malori, in fine, è chiamato a confrontarsi con i migliori cronoman del mondo proprio nella prova contro il tempo tipica della Grande Boucle. Ha, certamente, le potenzialità per fare bene.

Come già al Giro, l’OmegaPharma – QuickStep ha deciso di schierare il giovane Matteo Trentin, evidentemente uomo di fiducia per i capitani in diverse situazioni. In particolare, è ormai un vagone essenziale nel treno di Cavendish, il favorito degli sprint di gruppo.

Chiudiamo con Davide Malacarne. Nonostante le buone prestazioni durante la stagione del talento azzurro, al Tour dovrebbe compiere lavoro di gregariato in favore di Pierre Rolland e Thomas Voecker. Se questi, però, dovessero lasciargli il via libera, ecco che diventerebbe un nome interessantissimo per fughe e successi di tappa.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Bettini

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