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Sport di squadra, una lunga estate azzurra (Prima parte)

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Sarà un’estate di grande eventi per gli sport di squadra, con l’Italia impegnata su quasi tutti i fronti, in alcuni casi per ben figurare e magari provare a vincere, in altri per proseguire un percorso di crescita orientato verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
Vediamo quali saranno le ambizioni e le aspettative del Bel Paese in ogni singola disciplina.

Basket: siamo franchi, senza Danilo Gallinari, sarà un’altra nazionale, con molto meno talento e per forza di cose più orientata al sudore ed al sacrificio. A settembre si disputeranno gli Europei in Slovenia e gli azzurri sono inseriti in un girone da brividi con Russia, Grecia, Turchia, Finlandia e Svezia: solo le prime tre si qualificheranno per la seconda fase. A quel punto incroceremmo Spagna e Slovenia…Insomma, la strada verso i quarti di finale e le prime sei posizioni che garantirebbero la qualificazione ai Mondiali del 2014 appare decisamente in salita. Servirà un’impresa. A prescindere dalla presenza o meno delle “stelle” NBA Andrea Bargnani e Marco Belinelli, l’Italia potrà contare su alcuni giocatori ormai maturi, su tutti Luigi Datome, Pietro Aradori e Daniel Hackett, oltre a diversi giovani talentuosi come Alessandro Gentile, Achille Polonara, Niccolò Melli e Riccardo Cervi. Da valutare la situazione di Travis Diener, il cui passaporto italiano sembra non arrivare mai: il play-maker americano sarebbe fondamentale per garantire qualità agli attacchi azzurri. Insomma, senza Gallinari sarà durissima, eppure questa nazionale pare avere le carte in regola per stupire. L’obiettivo minimo sarà superare il primo turno, il sogno qualificarsi alla rassegna iridata del prossimo anno. 
In campo femminile, invece, a metà giugno le azzurre disputeranno gli Europei in Francia. Anche in questo caso un raggruppamento terribile: Russia, Spagna e Svezia. Considerando russe ed iberiche fuori portata, è presumibile che le azzurre si giocheranno il pass con le scandinave. Qualora le ragazze di coach Ricchini superassero il turno, potrebbero beneficiare di un incrocio più abbordabile nella seconda fase e magari fare un pensierino ai quarti di finale. Come visto nelle recenti amichevoli perse nettamente con la Francia, tuttavia, la giovane compagine azzurra pare ancora lontana dall’elite del Vecchio Continente.

Calcio: anni dispari senza grandi eventi? Niente di più falso. Tra Europei Under21 e Confederations Cup, sarà un giugno all’insegna delle nazionali azzurre. Partiamo dalla competizione riservata ai giovani. Il girone degli azzurri agli Europei di Tel Aviv, con Inghilterra, Israele e Norvegia, non fa paura (sulla carta): passano le prime due. D’altronde,  rosa alla mano, la squadra del ct Devis Mangia è una delle favoritissime per la conquista del titolo. Spaventoso l’attacco con Mattia Destro, Ciro Immobile, Manolo Gabbiadini, Fabio Borini e Lorenzo Insigne, ma non manca (tanta) qualità anche a centrocampo, dove il gioiello Marco Verratti sarà affiancato dai vari Marrone, Saponara, Bertolacci e Florenzi. I problemi potrebbero nascere in difesa, di gran lunga l’anello debole di questa nazionale.
Passando alla Confederations Cup, si tratta storicamente di una manifestazione poco sentita. Oltretutto chi l’ha vinta in passato, non è mai riuscito poi a ripetersi ai Mondiali dell’anno successivo. L’Italia di Prandelli sarà impegnata in un girone impegnativo con i padroni di casa del Brasile, Giappone e Messico: qualificazione non scontata. Probabile che il ct di Orzinuovi compia degli esperimenti in vista della rassegna iridata del prossimo anno. Eppure, in caso di successo, l’Italia diventerebbe la terza nazionale dopo Francia ed Argentina ad aggiudicarsi Mondiali, Olimpiadi e Confederations Cup, ovvero le tre competizioni mondiali più importanti. Un motivo in più per provarci.
In campo femminile, le azzurre parteciperanno dal 10 al 28 luglio agli Europei in Svezia. Girone abbordabile per le nostre che, Svezia a parte, paiono superiori a Finlandia e Danimarca. Le perplessità sul potenziale della selezione tricolore derivano dalle difficoltà con cui le ragazze hanno assorbito il cambio di guida tecnica da Pietro Ghedin (diventato ct della nazionale maschile di Malta) ad Antonio Cabrini, subendo diverse sconfitte nelle ultime uscite, spesso con avversarie inferiori dal punto di vista tecnico. Quella italiana è una buona nazionale, dove in un gruppo giovane e futuribile spiccano le individualità di due fuoriclasse come Patrizia Panico e Melania Gabbiadini.

Nei prossimi appuntamenti parleremo di: pallavolo, pallanuoto, hockey prato, softball, football americano ed hockey su pista.

federico.militello@olimpiazzurra.com

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