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Ciclismo

Giro d’Italia: inarrivabile Cavendish

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Seconda volata “vera” e secondo successo per Mark Cavendish al termine dei 169 km tra Mola di Bari e Margherita di Savoia, sesta tappa, piatta come un tavolo da biliardo, di questo Giro d’Italia: il fenomeno inglese ha dato l’idea di essere veramente imbattibile.

Solo in due tentano una fuga da lontano, ben sapendo che le squadre dei velocisti oggi non vogliono certo perdere una delle poche occasioni per i loro capitani: si tratta degli australiani Jack Bobridge (Blanco) e Cameron Wurf (Cannondale), due passisti molto potenti che però non possono nulla contro la “fame” degli sprinter, infatti il plotone si ricompatta ad una quarantina di chilometri dall’arrivo. Poco dopo, una caduta in rettilineo lascia indietro moltissimi atleti, tra cui gli Sky di Bradley Wiggins, ma il gruppo aspetta i ritardatari; si arriva così, senza ulteriori patemi, alla volata, grazie al lavoro di preparazione della Argos-Shimano, che è sicuramente il team più organizzato tra quelli dei velocisti. Ma se la Argos e in parte anche la Cannondale tentano di organizzare i classici “treni”, a Mark Cavendish basta due soli uomini: prima Matteo Trentin, poi soprattutto Gert Steegmans lo lanciano alla perfezione e Cannonball sfodera la consueta e inarrestabile potenza negli ultimi duecento metri. Altro secondo posto per Elia Viviani, che non riesce ad uscire dalla ruota del ragazzo dell’Isola di Man; terzo Matthew Goss, quarto il campione di Francia Nacer Bouhanni, quinto Mattia Gavazzi.

Domani una delle tappe più interessanti: 177 km tra San Salvo e Pescara fondamentalmente senza un metro di pianura, e con due GPM di quarta categoria e altrettanti di terza negli ultimi 50 km.

foto tratta da cyclingnews.co.uk

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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