Seguici su

Atletica

Atletica, Diamond League: tanta pioggia, risultati a grappoli

Pubblicato

il

Seconda tappa di Diamond League a Shanghai e, come sempre, grande spettacolo. Nonostante un acquazzone che si è abbattuto sulla località cinese, abbiamo avuto ben nove migliori prestazioni mondiali stagionali e alcuni risultati di rilievo.

 

Partiamo dai 400hs femminili con Zuzana Hejnova: 53.79, niente di eccezionale a valore assoluto ma da valutare in base alle condizioni atmosferiche. Per quanto ci riguarda, è arrivato il nuovo record italiano ad opera di Yadisleidy Pedroso: 54.54, anche se l’italo-cubana potrà vestire la maglia azzurra solo da dicembre. Per leggere l’articolo completo cliccate qui.

 

Nessuno ferma Kirani James, ormai una delle grandi stelle internazionali. Il ragazzo di Grenada, campione olimpico e mondiale sui 400m, si spinge a un ottimo 44.02. Ovviamente miglior prestazione mondiale stagionale, eguagliato il record del Mondo e a soli 8 centesimi dal personale, realizzato a Londra e che lo proiettò nel novero dei grandi capaci di scendere sotto i 44’’. Secondo lo statunitense Lashawn Merritt (44.60), terzo il dominicano Luguelin Santos (45.11).

 

Tutti, però, aspettavano la Reginetta Elena Isinbaeva, soprattutto dopo alcune voci che annunciavano un possibile ritiro al termine della stagione appena iniziata. La russa non ha più lo smalto di qualche anno fa, ma le basta davvero poco per primeggiare quando ne ha voglia. Entra a 4.70, lo realizza al secondo tentativo e vince agevolmente. Ha provato il 4.85, ma non c’è stato nulla da fare. Seconda la statunitense Mary Saxer (4.60, personale), terza la bella tedesca Silke Spiegelburg (4.55).

 

Inizia a fare sul serio all’aperto anche Mutaz Barshim. L’elegante qatariota rischia di uscire a 2.29 nell’alto, poi si sblocca e centra il 2.33. Un primo passo per ritornare ai livelli invernali e soprattutto a quelli del 2012. Secondo l’ucraino Bohan Bondarenko, vincitore settimana scorsa a Doha: anche lui supera 2.33, ma solo al secondo tentativo. Terzo il cinese Zhang Guowei (2.27). Robbie Grabarz non è proprio in forma e si ferma solo a 2.24. Stesso discorso per Mudrov e Baba, che risentono della pedana bagnata e non vanno oltre a 2.20.

 

Parte subito forte il 2013 che conta per Shelly-Ann Fraser-Pryce. La campionessa olimpica dei 100m, realizza il mondiale stagionale con un 10.93 di eccellente fattura viste le condizioni atmosferiche. Seconda la nigeriana Blessing Okagbare. Solo terza Carmelita Jeter, che chiude in 11.08 dopo esser partita benissimo.

 

Bellissimo duello nel giavellotto tra Pitkamaki e Vitezslav Vesely. Alla fine la spunta il finlandese con una bordata da 87.60 che gli vale il primato stagionale e il record del meeting. Il cieco, invece, si ferma a 86.67. Terzo il russo Dmitriy Tarabin (85.36).

 

Nel salto triplo, bel volo della colombina Caterine Ibarguen che stampa sulla sabbia un 14.69 con 1.1 m/s di vento contrario, davanti all’ucraina Olha Saladukha (14.43 per l’icona della disciplina) e alla russa Irina Gumenyuk (14.02).

Sui 3000m siepi le prime nove posizioni sono tutte del Kenya! Bella prestazione del vincitore Conseslus Kipruto: 8:01.16 (mondiale stagionale) rallentando negli ultimi metri. Secondo Paul Kipsiele Koech (8:02.63), terzo Hillary Kipsang Yego (8:03.57).

Gli 800m femminili emozionano poco e vanno via oltre i due minuti, ma bastano per un poco soddisfacente mondiale stagionale. Lo prende Francine Niyonsaba del Burundi con 2:00.33, davanti alla kenyota Janeth Jepkosgei (2:01.28) e alla marocchina Malika Akkaoui (2:01.49).

Il salto in lungo maschile assume rilevanza per i padroni di casa che ottengono una vittoria grazie a Li Jinzhe (8.34, per il mondiale stagionale arrivato grazie a una delle rare folate di vento a favore) che supera a sorpresa il russo Aleksandr Menkov (8.31) e il campione olimpico Greg Rutherford (8.08).

 

Nel lancio del disco maschile, bella prestazione di Piotr Malachowski che torna sui livelli che lo portarono all’argento olimpico a Pechino 2008. Il polacco scaraventa il suo attrezzo a 67.34 e domina la gara davanti all’eterno Gerd Kanter: l’estone, bronzo olimpico a Londra e campione a Pechino, si ferma a un modesto 63.14. Terzo l’altro polacco Robert Urbanek.

 

Nel getto del peso femminile, la tedesca Christina Schwanitz pesca la sua giornata di gloria e vince con un bel 20.20, suo personale. Seconda la cinese Gong Lijiao, bronzo olimpico, che si ferma a 19.73; terza la statunitense Michelle Carter con un tutt’altro che eccellente 18.83.

Sui 1500m poco spettacolo e tempi non di certo esaltanti. Vince il kenyota Asbel Kiprop (3:32.39) che precede in volata l’etiope Mekonnen Gebremedhin (3:32.43, stagionale) e il connazionale Collins Cheboi (3:32.96).

Sui 200m maschili poco da segnalare. Vittoria per il giamaicano Warren Weir (20.19), davanti allo statunitense Justin Gatlin (20.21) e all’altro giamaicano Jason Young (20.22). Arriva, però, il nuovo record nazionale cinese ad opera di Zhang Peimeng (20.47).

Niente di particolare sui 5000m femminili. Poco vale il mondiale stagionale dell’etiope Genzebe Dibaba (14:45.92) davanti alla connazionale Meseret Defar (14:47.76) e alla kenyota Viola Kibiwot (14:48.29).

110 ostacoli sottotono. Li vince lo statunitense Jason Richardson (13.23) davanti al connazionale Ryan Wilson (13.25) e al cinese Xie Wenjun (13.28). Solo sesto il russo Shubenkov (13.52).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *