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Masters Augusta: outsiders e le speranze azzurre

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Il Par 3 Contest in programma quest’oggi ad Augusta è solo l’ultima tappa di avvicinamento al primo Major della stagione, il Masters. La giornata di ieri è stata dedicata ai favoriti per la vittoria finale, evidenziando soprattutto come ci siano gli estremi per un possibile duello di fuoco tra Tiger Woods e Rory McIlroy; oggi, invece, è il turno degli outsiders, in cui non mancano nomi anche di livello assoluto.

Due nomi su tutti, il nord-irlandese Graeme McDowell e lo spagnolo Sergio Garcia, oltre al sudafricano Charl Schwartzel e agli statunitensi Matt Kuchar e Jason Dufner. Tra gli europei leggermente indietro nella griglia di partenza, inoltre, troviamo gli svedesi Peter Hanson – 3° lo scorso anno – e Carl Petterson e, perché no, i nostri due rappresentanti, Francesco Molinari e Matteo Manassero. I due azzurri si presentano ad Augusta con alle spalle, finora, una stagione regolare, senza tonfi clamorosi ma senza aver trovato la scintilla giusta per poter lottare nelle posizioni di vertice di un torneo. Il Masters, probabilmente, arriva nel momento in cui entrambi cominciano a provare le migliori sensazioni, ergo non sembrerebbe un’utopia sperare in un loro piazzamento quantomeno nei primi 20. Francesco, dopo il 19° posto dello scorso anno, può migliorarsi ulteriormente, mentre Matteo può mettere altro fieno in cascina, in tema di esperienza, per poi tentare l’assalto al torneo dei suoi sogni magari nei prossimi anni.

Curiosità: al Masters prenderà parte anche il dilettante cinese Tianlang Guan, che a 14 anni e 6 mesi diventa il più giovane partecipante al torneo. Guan spodesta proprio il nostro Manassero, detentore del record dal 2010, quando partecipò a 16 anni.

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com 

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