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Judo

Il judo italiano a secco di podi

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Dopo la due giorni in Turchia, per il Grand Prix di Samsun, è tempo di tirare un bilancio, ovviamente parziale, per il judo italiano. Dopo le prestazioni incoraggianti di Varsavia, ma soprattutto di Praga, le competizioni di questa settimana hanno un po’ ridimensionato la squadra azzurra. Dai quattro podi complessivi tra le gare maschili e femminili in Polonia e Repubblica Ceca, con il terzo posto finale della squadra femminile alle spalle di Francia ed Israele, si è passati alle zero medaglie di Samsun, con un modesto ventesimo posto di squadra.

Nel bilancio va però considerato il valore degli avversari, che in Turchia erano sicuramente superiori rispetto a quelli delle prove del circuito continentale in Europa orientale. Probabilmente l’ultimo week-end rappresenta meglio il valore generale della squadra italiana in questo momento, di fronte ad avversari di calibro importante, senza tenere conto dell’assenza dei giapponesi.

Le migliori sono state certamente Edwige Gwend e Valentina Moscatt, arrivate ad un passo dalla medaglia di bronzo. La Gwend ha dovuto cedere all’israeliana Alice Schlesinger, rappresentante di una delle scuole che si sta meglio distinguendo nel settore femminile in questo inizio di anno. La 24enne vanta fra l’altro un bronzo mondiale e tre bronzi europei, mentre ai Giochi Olimpici ha raggiunto i quarti di finale.

Valentina Moscatt, reduce dalla vittoria a Praga, è invece stata sconfitta per ippon dalla russa Alesja Kuznetsova, 21enne che ha colto così la sua prima medaglia in un Grand Prix. Era quindi un’avversaria sicuramente alla portata di Valentina, che aveva dalla sua anche la maggiore esperienza, oltre ad un palmarès più importante. La Moscatt resta comunque la miglior italiana in questo inizio di stagione.

Tra gli uomini, chi è andato più vicino alla medaglia è stato Domenico Di Guida, che ha ceduto nei ripescaggi all’ucraino Dmytro Lučyn. Di Guida, ad ogni modo ha mostrato una buona sicurezza nei primi turni, prima di incontrare atleti di alto livello che lo hanno tenuto lontano, ma non troppo, dal podio.

Una nota di merito anche per Massimiliano Carollo, che ha ceduto solo all’esperto ucraino Vitalij Dudčyk, mentre le maggiori delusioni del week-end sono Luca Poeta e soprattutto Elio Verde. Verde ha lasciato il passo ad un avversario forte ma non imbattibile, il russo Kamal Khan-Magomedov, alla fine bronzo. Ma a sua giustificazione c’è il recente cambiamento di categoria, sempre difficile da assorbire, tranne che per qualche fuoriclasse.

La principale consolazione per il clan italiano è che per l’appuntamento più importante dell’anno manca ancora tempo (i Mondiali saranno in agosto a Rio), ma soprattutto che ci sono tre anni e mezzo per lavorare in vista dei Giochi Olimpici, anche se bisognerà passare anche per i Campionati Europei alla fine di questo mese (25-28 aprile a Budapest).

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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