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World Classic: grande Italia, ma che beffa!

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Se ancora ce ne fosse bisogno, l’Italia del baseball ha dimostrato, anche nel match del World Classic di stasera contro la Repubblica Dominicana, di essere ormai una splendida realtà a livello globale. Quanti, sinceramente, avrebbero scommesso un centesimo sulle possibilità dei nostri azzurri di infastidire, sino all’ultimo respiro, lo squadrone caraibico, forse la squadra più forte in assoluto di questo torneo? Certo, il 4-5 finale lascia davvero tanto amaro in bocca, ma non deve venire meno l’enorme soddisfazione di aver visto i nostri ragazzi-quei ragazzi quasi scherniti, all’inizio della loro avventura, per la presunta debolezza-combattere allo stesso livello dei dominicani.
Fantastico l’avvio, con Alex Liddi sugli scudi, che permette a Nick Punto di segnare l’1-0 con una volata di sacrificio, e poi un formidabile home-run da tre punti di Chris Colabello: dopo venti minuti, l’Italia è avanti 4-0. Sì, esatto, quattro a zero. Tiago DaSilva domina sul monte di lancio, mette in difficoltà fior di battitori che militano nei top club della MLB. Ancora alla fine del quarto inning, l’Italia conduce 4-1. Nel quinto, dominano le ottime difese di entrambe le squadre; nel sesto, un bel fuoricampo di Canò permette alla Dominicana di accorciare le distanze, per poi agganciare gli azzurri e superarli nella settima ripresa. Qui viene fuori quello che forse è l’unico, vero limite della selezione tricolore: le difficoltà nel trovare tanti pitcher di livello stellare, che è richiesto da questo torneo. La regola del limite dei lanci per ciascun pitcher non aiuta; i sostituti di Tiago DaSilva, purtroppo, non riescono a contenere la furia caraibica. Nel finale, poi, l’Italia si imbatte in un closer eccezionale, quel Fernando Rodney che ha concesso appena 43 valide in una stagione di MLB. Scivola via così la partita, con il grande onore di aver tenuto testa ai fortissimi avversari sino all’ultimo istante.
Ma il sogno non finisce oggi. Domani, a mezzanotte, l’Italia affronterà la perdente di Stati Uniti-Porto Rico. E sarà un’altra prova, un altro passo verso la Storia di questo sport.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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