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La pallacorda: tra storia e tradizione

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Quando sentiamo pronunciare il termine “pallacorda” nella nostra testa avviene spesso un collegamento con la rivoluzione francese e la testa va subito a collegare questo parola a quel famoso giuramento che cambiò i destini dello stato transalpino e probabilmente dell’Europa a partire dal 1789.

La connessione è quanto mai pertinente, ma tutti dovrebbero sapere inoltre che la pallacorda è stato uno degli sport con più antica e profonda formazione poichè, sin dagli inizi del XIII secolo ha cominciato ad essere praticato e può vantare anche due partecipazioni ai Giochi Olimpici, rispettivamente a Parigi nel 1900 e a Londra nel 1908.

Antesignana del tennis dei giorni nostri, grazie allo stile di gioco assai facile dove bastava far superare ad una pallina una corda tesa a metà del campo con l’ausilio di una racchetta o della mano, questa disciplina vanta numerose derivazioni sportive come ad esempio la pallapugno, la palla basca e il pallone con bracciale.

A tutt’oggi la pallacorda conserva comunque la sua tradizione di gioco ed il suo fascino, tanto che molti ancora praticano questo sport tesserandosi presso la federazione internazionale (International Real Tennis Professionalas Association) , la quale organizza numerosi tornei e Campionati Mondiali proclamando spesso Robert Fahey campione e sicuramente giocatore più rappresentativo dei nostri giorni, nel ricordo di Jay Gould II, ovvero l’ultimo campione olimpico.

foto tratta da torino.repubblica.it

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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