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Olimpiadi: chi sostituirà la lotta? Un posto per sette… anzi per otto!

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Ha da poco fatto il giro del mondo la notizia che la lotta sarà esclusa dai Giochi Olimpici a partire dal 2020, forse. Sì, forse, perchè in teoria la disciplina che era il piatto forte delle Olimpiadi nell’antichità ha un’altra chance di rientrare dalla porta di servizio.

Le sette dicipline con cui dovrà confrontarsi per un posto sotto il braciere dal 2020 saranno karate, baseball e softball, pattinaggio a rotelle, arrampicata sportiva, squash, wushu e wakeboard.

Alcune di queste specialità come il wakeboard o il wushu sono semisconosciute al grande pubblico. Altre seppur molto praticate come il karate, lo squash o l’arrampicata non hanno molta visibilità nella versione agonistica. Il baseball sarebbe un ritorno di uno sport che ha già dimostrato di non riuscire ad adattarsi troppo alle Olimpiadi (e che comunque non riesce ad attirare i migliori giocatori del pianeta), il pattinaggio a rotelle potrebbe pagare la limitata visibilità mediatica. Quale sembra quindi lo sport favorito nelle otto contendenti? Paradossalmente la lotta. Ma allora che senso avrebbe escluderla per poi riammetterla? Ci sono varie possibilità, per esempio il CIO potrebbe aver valutato che gli sport candidati non fossero abbastanza adeguati alle Olimpiadi e che serviva rimettere in gioco uno sport che facesse gridare allo scandalo l’opinione pubblica per poi avere il pretesto per riammetterlo e tenere all’uscio tutti gli altri candidati. Forse sono ipotesi un po’ troppo cospirative. Staremo a vedere…

In attesa della fumata bianca del CIO ci vogliamo però divertire dando uno sguardo ai sette sport candidati e capire quali sarebbero le chance azzurre.

Il Karate è una delle più famose arti marziali, più che uno sport è una filosofia di vita, considerato “l’arte del combattere senza combattere”, nel karate fino a qualche decennio fa era perfino considerato disonorevole confrontarsi. Esiste però una versione agonistica, il karate sportivo che già nel 2005 andò vicino ad entrare nel programma dei giochi. Delle discipline candidate il karate è una di quelle che potrebbe portare il maggior numero di medaglie tricolori. Se guardiamo i risultati degli ultimi Campionati del Mondo gli Azzurri dal 2006 sono ininterrottamente nei primi tre posti del medagliere. Tra i tanti oltre al grande Luca Valdesi, vera e propria leggenda della specialità “kata”, possiamo vantare il Campione del Mondo Luigi Busà. Oltre all’Italia le altre nazioni di maggior successo sono il Giappone e la Francia.

Il pattinaggio a rotelle che si candida ai giochi è quello di velocità in linea. Qui l’Italia vanta una forte tradizione testimoniata anche dal fatto che l’aquilano Roberto Marotta è alla guida della Federazione Internazionale. Ed è proprio l’italiano che a Losanna ha perorato la causa dello speed skating. In Italia si sono inoltre disputati gli ultimi Campionati del Mondo dove l’Italia sfruttando anche l’edizione casalinga è riuscita ad issarsi al secondo posto del medagliere dietro un’inarrivabile Colombia ma sorprendentemente davanti alla Corea. Il pattinaggio in linea potrebbe anche attirare alcuni pattinatori che in prospettiva olimpica si sono dedicati al ghiaccio. Tra le azzurre la Lollobrigida ne è un esempio.

Per il baseball ed il softball si tratterebbe di un ritorno sul luogo del delitto. Lo sport del batti e corri è stato per 12 edizioni presente ai giochi, in ben sette però solo come disciplina dimostrativa, le medaglie si sono assegnate a partire da Barcellona ‘92 fino a Pechino 2008. Rogge motivò l’esclusione dai giochi con una diffusione poco universale, l’incapacità di portare ai giochi i migliori e una conseguente fredda accoglienza del pubblico olimpico. L’Italia ha un’ottima nazionale di baseball che è Campione d’Europa in carica e da sempre si contende con l’Olanda il primato continentale. Sarà interessante vedere come verranno ridisegnati i valori mondiali dal World Baseball Classic che è alle porte, competizione mondiale dove le nazionali integrano i giocatori (e gli oriundi) che militano in MLB. L’impressione è che comunque difficilmente gli Azzurri sarebbero in grado di mettere in discussione la leadership di Paesi come Cuba, Usa e Corea del Sud. Anche nel softball la tradizione azzurra è molto prestigiosa e si rinnova anno dopo anno.

L’arrampicata sportiva sarebbe sicuramente uno sport dall’alto tasso spettacolare e porterebbe un altro spicchio di montagna nelle olimpiadi estive. Ne gioverebbe sicuramente l’Austria che potrebbe arricchirsi di qualche medaglia estiva per un Paese abituato a vincere medaglie soprattutto nelle edizioni invernali dei giochi. Anche Russia, Cina, Francia e Ucraina hanno buone tradizioni. L’Italia ha avuto in passato ottimi arrampicatori come Mauro Calibani, Christian Core o Bernardino Lagni. Il panorama attuale sembra però abbastanza povero di climber in grado di competere coi migliori al mondo.

Lo squash avrebbe avuto forse più possibilità di salire sull’Olimpo se si fosse deciso di punire pesantemente il badminton per aver violato lo spirito olimpico con i match giocati a perdere da cinesi e coreani. Così non è stato e probabilmente avere un quarto sport di racchetta sarà considerato eccessivo. Un ammissione ai giochi farebbe la gioia dell’Egitto che attualmente ha molti tra i primi giocatori al mondo, tra cui Ramy Ashour numero uno delle classifiche PSA. Non ci sono tracce di giocatori azzurri nei primi 100 al mondo nè tra gli uomini nè tra le donne.

Dalla Cina con furore arriva il wushu. La versione sportiva di quell’arte marziale cinese ammirata in tanti film di Bruce Lee e conosciuta come kung fu. Una cosa è certa se il wushu entrasse nel palinsesto olimpico la Cina farebbe un ulteriore grosso salto in avanti nel medagliere, dietro il colosso asiatico buone tradizioni per il Vietnam, Hong Kong e Iran. L’Italia occupa un dignitosissimo tredicesimo posto nel medagliere all time ai mondiali di specialità, posizionandosi come seconda forza europea dopo la Russia.

Chiude il gruppo delle pretendenti olimpiche il wakeboard. Uno sport parente dello sci d’acqua praticato su delle tavole simili a quelle da snowboard. Se in tutti gli altri sport citati fare previsioni a quasi otto anni di differenza è molto avventuroso qui l’Italia ha due veri e propri enfant prodige: il diciottenne Massimiliano Piffaretti e la quindicenne Giorgia Gregorio, seguiteli con attenzione.

Quale sarà lo sport ad aggiudicarsi la gloria olimpica? Lo sapremo il sette di settembre, quando il CIO si riunirà a Buenos Aires per eleggere anche la città che ospiterà i giochi del 2020. Tokyo, Istanbul e Madrid le candidate.

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