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Sci di fondo: l’esplosione di Dietmar Noeckler

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Era considerato un prospetto di assoluto valore dagli addetti ai lavori qualche anno fa, alla luce degli ottimi risultati ottenuti nelle gare juniors e in OPA Cup. Il passaggio tra i grandi, poi, aveva comportato un periodo di naturale assestamento, con un conseguente ‘ritardo’ nell’apparire ad alti livelli in Coppa del Mondo. A cavallo tra 2012 e 2013, però, l’Italia dello sci di fondo ha potuto ammirare finalmente quel Dietmar Noeckler che, fra il Tour de Ski e La Clusaz, si è fatto conoscere definitivamente, evidenziando tutto quel talento rimasto sopito per qualche stagione.

Classe 1988, Noeckler è uno specialista dell’alternato, dove si è reso protagonista di eccellenti prestazioni nell’ultimo mese: in particolare, da circoletto rosso la gundersen di 15km di Oberhof, nel quale ha recuperato dalla 35ma alla 12ma posizione, a cui ha fatto seguito, qualche giorno dopo, il 10° posto nella mass start di 15km in Val di Fiemme, la prima Top Ten individuale in una gara di Cdm. L’exploit del Tour de Ski non è rimasto, naturalmente, un episodio isolato. A La Clusaz, nello stesso format della gara italiana, è arrivato un 12° posto frutto di una prova brillante, che spinge ulteriormente l’altoatesino nel quartetto della staffetta mondiale, ad occupare il primo o il secondo spot in classico.

Un fondista in linea con le prerogative dello sci di fondo moderno, in quanto dotato di un ottimo spunto veloce. Infatti, agli inizi della carriera, Didi disputava un notevole numero di sprint, nelle quali si rendeva spesso e volentieri protagonista. Con il passare del tempo, però, il brunicense ha mostrato segnali di progresso anche nelle gare distance, che però permangono il suo punto debole, da curare negli anni a venire per poter diventare un atleta completo, quantomeno nella tecnica preferita.
E a 24 anni Noeckler ha praticamente una carriera per curare quest’aspetto, che farebbe di lui la punta di diamante in classico di questa squadra, di cui già è l’esponente di spicco insieme a Giorgio Di Centa. Un esplosione che arriva in un momento propizio, in un periodo storico nel quale il team azzurro vive spesso momenti di difficoltà in tecnica classica, oltre ad essere risultata decisiva per risolvere (forse) la contesa per il posto in staffetta. In meno di un mese, Noeckler ha “scalato” questa particolare graduatoria, che alla vigilia del Tour de Ski lo vedeva decisamente nelle retrovie. Insomma, l’uomo giusto al momento giusto.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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