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Ginnastica Artistica, il ritiro di Catalina Ponor

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Catalina Ponor lascia la ginnastica. Lo sapevamo già da circa un mesetto (dopo il Galà Mexicano, clicca qui per leggere di quell’esibizione con tanto di video), ma vedere l’addio ufficiale ha fatto un certo effetto. Gli ultimi galà in Belgio sono stati il teatro dell’ultima recita di una Grande Campionessa che ha indelebilmente lasciato il segno nella storia dell’artistica: la potete vedere cliccando qui in un’esibizione di qualche giorno fa all’amata trave nell’Arena di Anversa, sede dei prossimi Mondiali. Disinvolta, sciolta, elegante, originale, spettacolare, estroversa, magnifica.

 

La rumena è indubbiamente una delle migliori atlete dell’ultimo decennio, dall’ampio respiro, dalla grande testa, da una mente lucida, da un talento cristallino, con parecchia sensualità ed espressività, vera rappresentante dell’artistica rumena. A venticinque anni, la reginetta di Constanta si ferma. Stando a quanto da lei dichiarato ai media rumeni: «Mi sto ritirando, sebbene sia consapevole del fatto che mi mancherà seriamente la palestra e il mondo della ginnastica. Per me è arrivato il momento di fare altre cose nella vita. Permetterò alle giovani di continuare quello che io e le generazioni d’oro abbiamo fatto: raggiungere il massimo livello di prestazioni». Si è poi soffermata sul proprio futuro: «Ho il desiderio di lavorare come allenatrice. L’ho fatto in passato e mi piace. Ovviamente ci sono anche altri progetti, ma non mi va di parlarne ora».

Ci mancherà. Poteva continuare ancora per qualche mesetto, magari concentrandosi sulle gare di specialità, ma ovviamente accettiamo la sua decisione che è arrivata dopo settimane di riflessione ed è stata ben ponderata. Ma chissà che non ci ripensi e ci regali qualche sorpresina, lo ha già fatto…

 

Già perché la Ponor aveva già annunciato di appendere il body al chiodo nel dicembre 2007 dopo un infortunio. Quindi niente Olimpiadi di Pechino e addio alla disciplina a vent’anni. L’amore per questo sport, però, l’aveva convinta a riprovarci e a ritornare ai Campionati Nazionali nel 2011. Lo stato di forma era eccellente e allora via agli allenamenti per volare a Londra, passando per gli Europei di Bruxelles (oro a squadre e alla trave, argento al corpo libero). In Gran Bretagna trascinò, insieme all’amica Sandra Izbasa (da cui attendiamo decisioni sul proprio futuro), le giovani Larisa Iordache, Diana Bulimar e Diana Chelaru al bronzo a squadre, prima di mettersi al collo l’argento al corpo libero nella finale dominata dalla Raisman (e che ricordiamo bene per il furto ai danni di Vanessa Ferrari).

 

Catalina, però, entrò nella storia ad Atene 2004. Quell’edizione fu storica: vinse ben tre ori. Nemmeno Sua Maestà Nadia Comaneci era riuscita in una tale impresa e, per la Romania, solo Daniela Silivas si era spinto fino a tanto (Seoul 1988). Magnifica con la squadra giallo-rosso-blu, superba sui suoi 10cm, magica al corpo libero. Frutto di immensa bravura, di grande talento, di potenzialità enormi e di un grande tecnico alle spalle qual è Octavian Belu che la scoprì nel 2002 e la portò nel supercentro di Deva. Quindi il palmares parla chiaro: alle Olimpiadi tre ori, un argento e un bronzo; ai Mondiali tre argenti (Anheim 2003) e due bronzi, un peccato che una ginnasta di tale livello non sia mai stata iridata; agli Europei sette ori (Amsterdam 2004 la lanciò), due argenti e un bronzo. Totale: venti medaglie internazionali tra le seniores!

 

Buona fortuna Campionessa. La polvere di magnesio ti aspetterà da allenatrice con allieve pari del tuo livello.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

(grazie a In Punta di Piedi)

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