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Combinata nordica

Combinata nordica: l’analisi del weekend azzurro

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Serve recuperare il miglior Alessandro Pittin. Potrebbe essere questa la sintesi del momento non proprio esaltante della combinata nordica azzurra che, a Kuusamo, non ha certo vissuto le proprie giornate migliori, privata del suo faro.

Già nelle gare di apertura, a Lillehammer, i ragazzi di Fabian Ebenhoch-al netto proprio di Pittin- avevano faticato soprattutto in fase di salto: dal grande trampolino finlandese, poi, le difficoltà in questo fondamentale si sono ulteriormente acuite. Nella prova individuale di sabato, solo Armin Bauer e Giuseppe Michielli hanno superato il round di qualificazione, dove sono stati “tagliati” Lukas Runggaldier e Samuel Costa. Gli azzurri, fondamentalmente, saltano corto: in alcuni casi la velocità di uscita dal dente è persino buona, ma poi non si riesce a concretizzare la spinta con una buona misura. Armin Bauer, nel complesso, si conferma la “seconda forza” della nazionale, ed è stato capace di ottenere i primi punti stagionali con un ventiseiesimo posto frutto, ovviamente, di una buona rimonta (otto posizioni scalate) sugli sci. Giuseppe Michielli invece ha saltato molto corto, fermandosi a quota 96.5 metri, senza poi riuscire a fare la differenza nella parte di fondo, inchiodandosi così ad un penultimo posto, ovviamente, poco entusiasmante. Nella gara a squadre di domenica, i due equipaggi rappresentativi dei corpi militari (Fiamme Oro per Michielli e Costa, Fiamme Gialle per L.Runggaldier e Bauer), hanno confermato le difficoltà dal grande trampolino: nessuno dei quattro italiani ha varcato la soglia “psicologica” dei 100 metri. Nel fondo, le prestazioni degli azzurri-con l’eccezione di Michielli-sono state più che buone, ma non hanno permesso grandi recuperi, con le due coppie che hanno concluso in diciassettesima e diciottesima piazza.

Il periodo di riposo che giunge ora, a causa della cancellazione della tappa di Erzurum inizialmente prevista per il prossimo weekend, potrà servire alla squadra per riflettere su un momento non troppo felice e per perfezionare i rispettivi stati di forma: a Ramsau, a metà mese, ci si potrà attendere così un altro genere di prestazioni…sperando che Pittin, precauzionalmente a riposo, torni a pieno ritmo, non solo per l’ottimo standard delle sue prestazioni individuali, ma anche per la sua capacità di trascinare i compagni ad alti livelli.

foto tratta da sport.sky.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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