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Sci Alpino

Trionfo Marsaglia, Beaver Creek Impero d’Italia!

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L’ItalJet non si ferma più.  Dopo il capolavoro di Christof Innerhofer nella discesa di ieri, a coronamento di una superba prova di squadra, anche oggi i ragazzi diretti da Carca, Rulfi e Ghidoni hanno messo un importante tassello nella storia dello sci tricolore, grazie soprattutto alla vittoria di Matteo Marsaglia, uno sciatore tecnico come pochi altri, in perenne crescita anno dopo anno.  Un altro capolavoro tinto d’azzurro, è il caso di dirlo.

La Birds of Prey, nel supergigante, è quasi più difficile che in discesa: alcuni tratti sembrano davvero un gigante, ma non si fa in tempo a prendere il ritmo delle curve che ci si ritrova subito tra salti e schuss, a velocità folli. E Matteo Marsaglia, romano trapiantato a San Sicario, scia con una leggerezza, una precisione e una sicurezza che lascia stupefatti. I passi in avanti fatti in un’estate di lavoro sono evidenti: ora, il ventisettenne del Centro Sportivo Esercito se la cava bene anche dove c’è da far correre lo sci, sua croce nelle passate stagioni. Ma è nei tratti tecnici dove Marsaglia fa davvero la differenza, confermando quella grande condizione atletica già messa in mostra nelle gare FIS di Copper Mountain, dieci giorni fa.  Il cronometro si ferma sull’1:14.68 e manda tanti saluti ai rivali, che possono solo fare da comprimari per la sua prima vittoria in carriera: il più vicino è, ovviamente, Aksel Lund Svindal, distanziato di 27/100; sul gradino più basso del podio Hannes Reichelt, a sette decimi dal vincitore. Quarto un sorprendente Ted Ligety, davanti ad un’altra freccia ritrovata della faretra azzurra, quel Werner Heel che non si era mai dimenticato come si sciava e che oggi, con i materiali giusti, può insidiare i più grandi. Diciassettesimo Christof Innerhofer, con qualche rimpianto di troppo ben condiviso dal suo “gemello” Peter Fill, miglior intertempo in alto prima dell’uscita. Buona prestazione per Siegmar Klotz, 17mo. A punti anche Dominik Paris, 28mo, e Luca De Aliprandini, 29mo. 43mo Max Blardone, che ha gareggiato in funzione del gigante di domani.

Da segnalare un brutto incidente per il giovane austriaco Max Franz, rivelazione delle prove di Lake Louise: un violentissimo impatto con il palo gli ha fatto perdere i sensi. Domani uno slalom gigante completerà il programma delle gare americane.

foto tratta da sansicariocesana.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

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