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Ciclismo

Vuelta, Castroviejo primo leader

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Inizia nel segno dei padroni di casa la 67esima edizione della Vuelta a España: infatti, la cronosquadre di apertura (16.5 km attorno a Pamplona) è andata alla Movistar, il team del vincitore uscente Juan José Cobo (pur staccato di 4” dai compagni) e di Alejandro Valverde; Jonathan Castroviejo, venticinquenne basco già autore di una discreta Olimpiade, taglia per primo il traguardo e veste dunque la maglia rossa di leader della classifica generale.

A 10” la Rabobank di Robert Gesink, trascinata dallo specialista Lars Boom, e la Omega Pharma-Quick Step di un ottimo Dario Cataldo; stesso tempo per la BMC di Gilbert e Ballan. A 12” la Sky (Froome) e la Lotto (Van den Broeck), a 14” la Saxo Bank (Contador), a 15” la Katusha (Menchov), a 28” la Euskaltel (Anton), a 41” la Liquigas (Capecchi), a ben 54” la Lampre di Cunego. Dunque, come da pronostico, distacchi nell’ordine di pochi secondi tra i favoriti della corsa iberica.

Domani è in programma una delle poche frazioni teoricamente per velocisti: 181.4 km da Pamplona a Viana, sempre in Navarra, con un solo colle di terza categoria nella parte iniziale di giornata, ma il chilometro finale in lieve ascesa potrebbe mettere in difficoltà qualche sprinter.

Le pagelle

Team Movistar, 10: non era certo una delle squadre più quotate per il successo di giornata, considerando il gran numero di passisti schierato dalle squadre “anglosassoni”. Eppure, il team di Eusebio Unzue ha sfoderato una prestazione pressoché perfetta, pur con la piccola sbavatura di aver “perso” Cobo nel finale.

Bmc, 8.5: finalmente un Philippe Gilbert all’altezza della situazione. La squadra non ha uomini di classifica e in pochi si aspettavano un’ottima prestazione nella crono odierna, ma il vallone ha dimostrato un’ottima gamba, trascinando i compagni metro dopo metro (anche con l’aiuto del passistone Bookwalter e di un bravo Ballan). Segnali positivi per la campagna d’autunno e per la tappa di domani.

Liquigas, 5: non si poteva pretendere molto di più dai gialloverdi, ma l’impressione è che la rosa selezionata per la corsa iberica sia veramente di basso profilo, in grado di puntare eventualmente a qualche sprint di Viviani o a un buon piazzamento finale di Capecchi. Troppo poco per una delle due rappresentanti italiane nel massimo circuito, anche se in profondo rinnovamento in vista della prossima stagione.

Garmin, 4.5: si cappotta in una curva a destra una delle squadre costruite per vincere questa prova. Una brutta botta per lo squadrone americano, che, a giudicare dall’organico, non potrà chiedere molto a questa Vuelta. Fa male soprattutto vedere un (ex?) talento come Thomas Dekker già staccatissimo in ultima posizione.

foto tratta da emol.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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