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Ciclismo

Al Tour è tempo di fughe: vince Fédrigo

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Cavendish fa parte della Sky, Petacchi si è ritirato, Farrar è totalmente fuori forma, anche Greipel ha un compagno di squadra nelle prime posizioni di classifica: per queste ragioni i team degli sprinter non hanno i numeri per condurre il gruppo ad una prevedibilissima volata nella tappa odierna, dunque la fuga da lontano può avere successo.

Frazione breve, 158.5 km da Sametan a Pau, con una grande bagarre iniziale. Solo dopo innumerevoli tentativi riesce ad andar via l’attacco decisivo, composto da 6 ottimi passisti: Thomas Voeckler, Pierrick Fédrigo,  Nicki Sørensen, Chris Vande Velde, Samuel Dumoulin e Dris Devenyns.  Il sestetto acquisisce oltre 10′ di vantaggio e scatena la lotta per la vittoria di tappa a partire dai -7, dopo una fase di accordo: scatti e controscatti sino alla puntuale azione di Fédrigo e Vande Velde.  Pierrick Fédrigo, a questo punto favorito, non si lascia sorprendere nello sprint a due, impedendo addirittura al rivale di uscire di ruota. 34 anni da compiere a novembre, il ragazzo dell’Aquitania in forza alla Fdjeux è un corridore che difficilmente sbaglia in situazioni del genere, come testimonia il suo palmarés: già tre tappe vinte al Tour prima di quella odierna, l’ultima proprio a Pau nel 2010, sempre con azioni “furbe”, da ottimo passista qual è.

Domani sarà la volta del secondo e ultimo giorno di riposo, quindi si ripartirà mercoledì con la sedicesima frazione, quella del leggendario giro della morte (così chiamato perché, quando venne affrontato per la prima volta, il corridore Octave Lapize urlò agli organizzatori: “Siete degli assassini!“): 197 km da Pau a Bagnères-de-Luchon attraverso Aubisque, Tourmalet, Aspin e Peyresourde, che verrà varcato ad appena 16 km dal traguardo. Si tratta delle montagne del mito ciclistico, forse oggi meno “paurose” dei tempi di Lapize, ma comunque adatte per vedere un grande spettacolo.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da cyclingnews.com

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