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Atletica, partiti gli Europei. Le prime eliminatorie

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Tutto secondo le aspettative nella prima giornata degli Europei di atletica leggera. Nello storico Olympiastadion di Helsinki (Finlandia), sotto un pallido sole e con qualche folata di vento di troppo (l’acqua è arrivata all’improvviso intorno alle 13.30), non arrivano clamorose sorprese (nè in negativo nè in positivo).

 

Tra gli italiani in auge, senza aver fatto niente di incredibile, i tre centometristi che superano agevolmente il turno (avversari da bettere non irresistibili) con il solito stile fatto di potenza e falcata poco ampia. Il 26enne Fabio Cerutti arriva terzo nella sua batteria (10.36) dietro a una discreta prestazione del francese Jimmy Vicaut (classe ’92); Simone Collio è il migliore dei nostri con 10.31, che ha cercato di correre dietro fino in fondo al tedescone Jakubczyck (non bello tecnicamente, ma molto efficace); a fargli compagnia nella semifinale di stasera ci sarà anche Jacques Riparelli, quarto nel suo turno di qualificazione con 10.42, dove ha gareggiato anche il favorito Lemaitre (un molto agile 10.14, correndo solo la parte centrale della gara e non partendo al meglio).

Nella stessa disciplina, al femminile, l’italo-ivoriana Audrey Alloh fa registrare un 10.53 (10 centesimi più alto del suo personale) che le consente di essere ripescata per la semifinale di stasera. In corsia con lei non ci sarà Martina Amidei che arriva sesta nella sua batteria e viene eliminata per sette centesimi (11.60 contro 11.53 della ceca Cechova). L’ucraina Pvoh (11.30) conferma di essere la favorita per il titolo continentale.

 

Molto attesa era la prova di Simona La Mantia nel salto triplo. La palermitana si presentava per il deciso riscatto dopo le deludenti prove di questo avvio di stagione e cercava la qualificazione alla finale di venerdì. Obiettivo raggiunto con un decimo posto finale (sui dodici a disposizione) e la misura (non di certo ai suoi livelli) di 14.14 (gli altri tentativi a 13.85 e 13.90). Ha trovato sempre vento contrario, ma non è mai sembrata produrre lo sforzo giusto per acciuffare i livelli a lei più consoni (14.56 dell’argento di Barcellona 2010 e il 14.60 dell’oro europeo indoor di Parigi 2011). Ha fatto registrare tre rincorse completamente diverse tra loro, spesso col piede sinistro esageramente arretrato perchè le sembrava di avanzare troppo (così non era) senza riuscire mai a prendere dei buoni attacchi. Qualche errorino anche nei due balzi durante i quali spesso rimaneva bassa, non riuscendo a imprimere così la forza per affondare nella sabbia il più lontano possibile. Se fossimo scaramantici, però, anche due anni fa era partita dal decimo posto… Ad ogni modo non si sono viste dei fenomeni e solo l’ucraina Olga Saladuha (14.77) è sembrata essere una spanna sopra le altre. Escluse la Gavrila e la Tsytocka, dentro la Paneta per 9 centimetri.

 

Eliminatorie dei 400m ostacoli di livello molto scarso da cui non è uscita nemmeno una prestazione degna di nota. Vi ha preso parte il dominicano Jose Reynaldo Bencosme de Leon che ha mostrato di essere ancora poco affezzo alla barriere, saltando parecchio male e spezzando il movimento rincorsa-salto-atterraggio, poco pulito e con passetti in avvicinamento che non si addicono alla specialità a questi livelli. Un classe ’92 che ha sicuramente masse muscolari di rilievo e, forse, anche del talento ma che va coltivato e allenato per non sprofondare nella mediocrità. Al traguardo era anche riuscito ad arrivare quarto con un tempo (uno scarso 50.91) che, visto il livello medio, gli avrebbe consentito di accedere al turno successivo. Dopo qualche minuto, però, è arrivata per lui una squalifica proprio perchè, dopo aver scavalcato un ostacolo, ha invaso la corsia avversaria per più di tre passi.

Nella stessa disciplina, la 34enne Manuela Gentili (su pista bagnata) fa una gara stranissima. Parte lentissima, poi sembra trovare un pò di ritmo ma corre a strappi, tenta una rimonta nel finale ma taglia il traguardo solo quarta. Il tempo è pessimo (57.10) ma le basta per essere incredibilmente ripescata.

 

Scendeva in pista anche Marco Vistalli. Il 25enne conferma di essere uno dei migliori rappresentanti della nostra linea verde e, con una corsa pulita, bella, molto tecnica e di grande respiro nella prima metà di gara, è arrivato tranquillo secondo nella sua batteria dei 400m (45.98 con un testa a testa finale con Fonsah). Il bergamasco potrebbe anche ambire ad entrare tra i primi 8 se riuscirà a correre 45.5 45.6 che è nelle sue corde: sarebbe il definitivo salto di qualtità. Con lui anche Lorenzo Valentini che fa 46.64 un pò in affanno e che passa il turno dopo la squalifica di Buck, anche lui per invasione di corsia. Sono state delle serie di assoluto livello.

Evidentemente è un problema della pista che ha due curve con accessi molto stretti e che danno la sensazione di uscire sempre fuori dal proprio spazio, costrengo a modificare erroneamente la traiettoria. Errore in cui è incappato anche lo sloveno Lorou che è entrato nella storia dell’atletica: due squalifiche nel giro di due ore in due discipline diversi (400m ostacoli e 400m piani).

 

Partito anche il decathlon maschile. Nelle qualificazioni del salto in lungo donne e del salto in alto donne dove non si sono registrate eliminazioni di rilievo.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.it

 

(foto da simonecollio.it)

 

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