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Golf, nuovi criteri per il team Europa in Ryder Cup. Più wild card e meno regole ferree per programmare meglio la stagione dei top player

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La batosta incassata nel Minnesota ad opera degli USA in occasione della Ryder Cup 2016 è servita da lezione al team Europa, che in vista del 2018, quando la competizione farà tappa a due passi da Parigi tra il 28 e il 30 settembre, si prepara per la rivincita con l’intento di preciso di riscattare la débacle dello scorso anno e presentarsi nelle migliori condizioni psicofisiche all’appuntamento decisivo.

La prima importante variazione sul tema riguarda il nuovo capitano, il danese Thomas Bjorn, 45enne di Silkeborg che da giocatore ha vinto la Ryder Cup nel 1997, 2002 e 2014 e ha maturato una buona esperienza come vice capitano, avendo ricoperto la carica già in quattro occasioni. Non hanno convinto, infatti, le scelte nella composizione delle coppie per i foursome e i fourball da parte di Darren Clarke, ritenuto il principale responsabile della disfatta del Vecchio Continente e sollevato subito dall’incarico.

Con le nuove regole, Bjorn avrà a disposizione quattro wild card anziché tre, il che gli consentirà di avere maggiore libertà nelle decisioni senza dover necessariamente attenersi alla graduatoria mondiale, per la quale invece è stato ridotto da cinque a quattro il numero dei qualificati attraverso la World Points List.

Restano quattro, infine, gli ammessi mediante l’European Points List, che tiene conto delle prestazioni sul circuito europeo a partire dal D+D Real Czech Masters, in programma tra il 31 agosto e il 3 settembre dell’anno in corso. L’assegnazione dei punti resta immutata fino al BMW PGA Championship 2018, dopodiché si procederà alla moltiplicazione per un coefficiente pari a 1,5. In occasione delle Rolex Series, inoltre, non saranno riconosciuti punti al di fuori del circuito continentale sia nel 2017 che nel 2018.

La novità più apprezzata, tuttavia, riguarda la membership europea, obbligatoria per entrare a far parte della squadra: i giocatori potranno conservare la membership disputando soltanto quattro tornei ogni anno (cinque fino allo scorso anno), esclusi Major e WGC, un criterio che consentirà agli atleti di pianificare nel miglior modo possibile la stagione in giro per il mondo, senza dover necessariamente stravolgere la programmazione per rispettare la burocrazia vigente.

Il nuovo regolamento sta riscontrando consensi tra gli atleti e gli addetti ai lavori, dato che permetterà al capitano di schierare la squadra migliore attenendosi meno alle classifiche e privilegiando maggiormente la condizione di forma dei partecipanti. Maggiore elasticità e meno burocrazia, dunque, alla base dei nuovi criteri di ammissione al team Europa. L’unico giudice, tuttavia, sarà l’Albatros Course of Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines, dove avrà luogo fra un anno e mezzo la rivincita del Vecchio Continente, smanioso di riscattare la cocente delusione americana.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Ryder Cup

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