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Biathlon, Coppa del mondo: l’Italia imperfetta fa sognare in grande. Dominik Windisch, inizio con il turbo

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La stagione del grande biathlon è finalmente iniziata con le prime gare di Coppa del mondo da Östersund, in Svezia. La nazionale italiana ha dimostrato sin da subito di essere pronta per la nuova stagione conquistando un podio di spessore nella staffetta mista tradizionale. 

Partiamo dal fondo e da Dominik Windisch, che ha ripreso per mano la squadra azzurra e con una prova precisa al poligono, due ricariche in due poligoni per lui sono un buon risultato, è riuscito a tenersi in scia della squadra russa e di Anton Shipulin per poi scatenarsi nell’ultimo giro per vincere la volata che valeva la terza posizione finale. Una prestazione che è indice di una condizione già più che buona nonostante Dominik sia solito entrare in forma con il passare delle gare a causa di una struttura fisica massiccia. L’inizio di quella che potrebbe essere la stagione della conferma ad alti livelli fa ben sperare.

Se la squadra italiana è riuscita a conquistare il podio lo deve anche a Dorothea Wierer, che ha ricevuto il cambio da Lisa Vittozzi in ottava posizione e con il miglior tempo di frazione ha riportato gli azzurri al comando dopo metà gara. Per lei tre ricariche utilizzate (forse una di troppo), prendendo i giusti rischi in una gara che si presta a qualche forzatura come la staffetta, e sensazioni positive: considerando solo la parte di gara di sci di fondo è stata più veloce della tedesca Dahlmeier, per fare un esempio.

Passiamo, ora, alla prestazione di Lukas Hofer: perfetta per 9/10, poi disastrosa sull’ultimo bersaglio della sua giornata. L’azzurro non ha avuto esitazioni nel primo poligono e sembrava aver superato indenne anche il secondo, tanto che dopo aver sparato il quinto colpo della sessione di tiro in piedi stava lasciando la piazzola prima di accorgersi di non aver coperto l’ultima sagoma. Probabilmente a causa anche di questa particolare evenienza Lukas non è riuscito a colpire il bersaglio con i 3 colpi a disposizione, incappando in un giro di penalità. Della sua prova va visto il bicchiere mezzo pieno di un Hofer finalmente competitivo. 

Positivo il bilancio anche per Lisa Vittozzi, nonostante tre errori commessi al primo poligono con i primi cinque colpi. Da lì, nonostante la giovane età, è riuscita a reagire e a salvarsi, senza commettere altri errori ed evitando in questo modo il giro. Se sugli sci stretti non è ancora al livello delle migliori, Lisa ha dimostrato di essere matura mentalmente e pronta per affrontare la stagione di Coppa del mondo anche con ruoli importanti come quello della prima frazione in una staffetta mista. 

Come si può facilmente intuire, la gara dell’Italia non è stata perfetta. Resta qualche errore di tropo al tiro ma sottolinea come il quartetto azzurro anche in questa composizione abbia margine per rimanere in quota e in posizioni da podio, come poi successo nella giornata di ieri. Questo, più di altro, fa bene sperare per il prossimo futuro. Già da mercoledì gli atleti saranno impegnati con le prove individuali, che forse più della staffetta saranno indicative per capire con quale condizioni di forma i protagonisti più attesi si siano presentati al via della stagione. I primi riscontri, in Casa Italia, sono stati comunque molto positivi. 

Più difficile valutare la gara di Thomas Bormolini e Federica Sanfilippo nella Single Mixed Relay: la tredicesima posizione finale a oltre tre minuti dai francesi Fourcade/Dorin-Habert è indicativa per quanto riguarda la loro prova. Al momento non sono atleti che garantiscono determinati risultati ma nonostante questo possono rendersi protagonisti di un inverno solido e ricco di soddisfazioni. Per entrambi è fondamentale la precisione al poligono, condizione imprescindibile per rimanere con i migliori.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Serge Schwan – FISI

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