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Tiro a volo, trap donne: due carte olimpiche obiettivo primario per Tokyo 2020

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In una rassegna olimpica da record è mancato all’appello soltanto il trap femminile. Ci sta, il tiro a volo è una delle discipline più universali del panorama a cinque cerchi e andare a medaglia in quattro specialità su cinque è qualcosa di incredibile.

Quel che è venuto a mancare è stata tuttavia la possibilità di schierare due atlete con la sola Silvana Stanco in grado di strappare la quota nazione. Marco Innocenti nel double trap e Gabriele Rossetti nello skeet hanno ad esempio fatto passare in secondo piano le prove negative dei colleghi Antonino Barillà e Luigi Lodde.

Uno dei compiti dello staff azzurro sarà dunque quello di non arrivare a una scelta dolorosa come quella tra due tiratrici del calibro di Jessica Rossi e Silvana Stanco in vista di Tokyo 2020. Il materiale d’altronde non manca; se Deborah Gelisio e la stessa Rossi hanno mancato qualche piattello di troppo negli ultimi tre anni, una nutrita pattuglia di giovani potrebbe incominciare a raccogliere quanto seminato a livello junior.

Trappiste come Martina Bartolomei (Carabinieri), Lisa Nicole Marzo (Fiamme Oro), Alessia Montanino (Fiamme Oro) e Valeria Raffaelli hanno le carte in regola per ripetersi tra i senior, aumentando ancor di più una concorrenza interna che, quando genuina, non può che giovare all’intero movimento.

francesco.drago@oasport.it

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