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Tennis, Australian Open 2016: robo-Djokovic imbattibile, chi può fermare il serbo?

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La macchina perfetta ha un nome ed un cognome: Novak Djokovic. Il serbo, dominando anche la finale di questi Australian Open 2016, conferma ancora una volta di essere attualmente non solo il più forte, ma anche l’inarrivabile. Il suo tennis è infatti qualcosa ai limiti dell’umano per intensità, atletismo, fisicità, stabilità emotiva, grinta e talento nei momenti cruciali dei match.

Appena tre set persi nell’arco dell’intera manifestazione, una superiorità schiacciante nei confronti di ogni suo avversario, ed un unico obiettivo da raggiungere, ovvero il suo sesto trionfo al Melbourne Park e l’undicesimo titolo Slam in carriera. Djokovic impatta la leggenda australiana Roy Emerson a 6 titoli agli Aus Open. Quattro di questi trionfi il serbo li ha portati a casa sconfiggendo in finale lo stesso avversario: Andy Murray. Il britannico non riesce a sfatare il tabù “Nole”, ma in ogni caso torna verso l’Europa, dove attende l’imminente nascita del suo primogenito, con la consapevolezza di essere a pochi passi dal salto di qualità.

Djokovic raggiunge due stelle del passato, Lendl e Borg, a quota 11 Major, entrando ancor di più nel Gotha del tennis, e facendo un ulteriore balzo verso la leggenda dominando una finale scarica di emozioni, con un Murray incapace di portare qualche grattacapo al numero uno del ranking ATP. La sensazione di estrema superiorità si è percepita in ogni istante dell’ultimo atto del torneo, anche nei momenti in cui lo scozzese ha centrato un paio di controbreak. La solidità e la forza di Djokovic sono impressionanti. I prossimi mesi, ed i prossimi tornei con i primi Master 1000 ci diranno chi, e soprattutto se qualcuno è in grado di fermare la cavalcata del campione serbo.

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Foto: pagina Facebook Australian Open

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