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Ciclismo

Giro d’Italia 2015, la ventesima tappa: Saint-Vincent – Sestriere

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L’ultima possibilità per cambiare la classifica, prima della passerella da Torino a Milano nell’ultima tappa. 199 chilometri da Saint Vincent al Sestriere per il sesto arrivo in salita della 98esima edizione della Corsa Rosa.

La salita simbolo di questa 20esima frazione sarà, senza dubbio, il Colle delle Finestre. Le prime rampe sono poste dopo 152 chilometri di corsa, quasi interamente pianeggianti. Poche possibilità di inventare qualcosa prima, ma gli ultimi 50 chilometri non lasceranno respiro. Da Meana di Susa la strada inizia ad inerpicarsi e le pendenze maggiori sono proprio nella prima parte di salita, fino al 14%. Il gruppo si dovrebbe scremare nel giro di pochi chilometri. L’ascesa è regolare, con pendenze che si assestano sul 9% su una strada molto tortuosa che potrebbe favorire eventuali attaccanti. 

Questo per i primi 10 chilometri. Poi la svolta, il punto chiave: dall’asfalto si passa allo sterrato, simbolo della Cima Coppi del Giro con i suoi 2178 metri. Anche qui, salvo un brevissimo tratto, le pendenze si mantengono costanti e superiori al 9% negli 8 chilometri di strada bianca che separano gli atleti dalla vetta. In totale 45 tornanti e una salita che può fare male a tutti i pretendenti al successo finale. In cima mancheranno 27 chilometri e 500 metri alla conclusione della tappa, i primi 11 dei quali i discesa verso Pourrieres. Gli ultimi 16 tornano ancora a salire verso il Sestriere, ma la strada non è paragonabile a quella delle Finestre. Pendenze nella prima metà che si attestano sul 2%, per poi arrivare a toccare il 9%, pur con una media prossima al 5% nella seconda metà di ascesa. Una salita dove serve spingere e, se si è da soli, serve avere le gambe per prendere vento in faccia. In cima, c’è una Maglia Rosa che aspetta. 

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gianluca.santo@oasport.it

 

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