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Tuffi, Maicol Verzotto: “Un onore il sincro misto con Tania e Noemi. Lavoriamo per Kazan”

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Inventarsi “sincromistista” a quasi 27 anni. È il destino di Maicol Verzotto, uno dei tuffatori italiani che meglio ha accolto la recente novità della Fina. Un uomo e una donna insieme, sia dal trampolino 3 metri che dalla piattaforma 10 m, per vivacizzare il programma gare già dalle World Series e in vista dei Mondiali di Kazan. Intervistato in esclusiva da OA, l’altoatesino – che non rinuncia ai tradizionali impegni dell’individuale e del sincro con Francesco Dell’Uomo – rivela le proprie emozioni per la scelta ricaduta su di lui e svela qualche trucco del mestiere per prendere ancora più confidenza con l’ultima grande innovazione dei tuffi internazionali.

Maicol, come è andata la recente esperienza messicana al Grand Prix di Leon?

In Messico, nell’individuale da 10 metri, ho saltato molto bene in eliminatoria e un po’ meno in una difficile semifinale. Fisicamente mi sentivo bene, soprattutto di gambe, ma non sono riuscito a trasformare entrate in acqua pulite da 6.5/7 in ottimi ingressi da 7.5/8 e questo ha fatto la differenza. Per quanto riguarda il sincro misto dalla piattaforma con Noemi Batki, invece, sono molto contento: era la prima nostra gara di sempre, con poco allenamento alle spalle, e abbiamo sfiorato addirittura l’oro. Se non fosse stato per l’errore nel secondo obbligatorio avremmo infatti vinto“.

Da 3 metri con Tania Cagnotto, da 10 con Noemi Batki. Una nuova vita nel sincro misto?

Per me è un onore e un privilegio poter saltare con due campionesse assolute come Tania e Noemi. Sono tra le atlete più forti del mondo e, come già avviene da anni con Francesco Dell’Uomo, non si può che imparare al loro fianco. E’ bello perché sai che devi concentrarti solo sul tuo tuffo: all’85-90% il loro è ottimo“.

Quindi immagino ti piaccia questa nuova gara introdotta dalla Fina.

Sì, mi piace molto. Trovo che sia stata una buona scelta soprattutto perché le novità attirano il pubblico generalista e lo spettacolo farà sicuramente parlare ancora di più dei tuffi“.

Quali speranze per i Mondiali di Kazan?

Da 3 metri gareggeremo sicuramente Tania Cagnotto e io. In palio ci sono le medaglie, quindi sarà una gara come tutte le altre e in quanto tale andrà onorata. Stiamo lavorando per fare bene e potremo dire la nostra. Da 10 metri invece presto verrà valutata anche la coppia Noemi Batki-Francesco Dell’Uomo e solo più avanti la Federazione deciderà chi iscrivere a Kazan. Io sono pronto e ho subito trovato un bel feeling con Noemi in Messico“.

Saltare insieme, per un uomo e una donna, non è semplice. Come si fa a equilibrare le logiche differenze fisiche?

Noi piattaformisti siamo abituati a spingere meno in partenza, perché la tavola è fissa, quindi da 3 metri mi sono subito trovato bene e mi sono adattato rapidamente. Con Tania la scelta ha preso in considerazione proprio questo, oltre alla vicinanza geografica e dunque alla possibilità di allenamenti quotidiani. Lei è un’atleta che da sempre spinge molto, io da piattaformista aspetto la tavola e questo può essere il mix vincente. Anche la Cina ha affiancato alla donna Chen Aisen, il più piccolo e magro tra i piattaformisti, mentre per esempio il Messico nelle World Series sta faticando perché Rommel Pacheco è un trampolinista puro e c’è differenza con la compagna. Al contrario, il Canada può permettersi di schierare François Imbeau-Dulac perché Jennifer Abel è un’eccezione in campo femminile: è potente come un uomo“.

Mix vincente, si diceva. Magari grazie al doppio e mezzo rovesciato, tuffo complicato che però voi portate tra i liberi.

Il 305b è il mio tuffo preferito e tutti sappiamo cosa rappresenta anche per Tania Cagnotto. Di certo lo inseriremo nel programma dei liberi, poi se dovessimo eseguirlo entrambi come sappiamo potrebbe fare la differenza“.

Parallelamente al sincro misto continuano le tue tradizionali avventure individuali e con Francesco Dell’Uomo nel sincro da 10 metri. Soprattutto in campo europeo siete sempre arrivati vicini alla medaglia: cosa vi aspettate per il 2015?

Vero, ma è sempre mancato qualcosa. Nel 2014 però a Berlino l’argento lo vinse la Bielorussia, coppia che generalmente abbiamo sempre battuto, dunque per Rostock ci proveremo nonostante coefficienti non altissimi rispetto alla concorrenza. Ma il vero obiettivo sono i Mondiali di Kazan: proveremo ad arrivare in finale e sarebbe bellissimo ripetere lo storico settimo posto di Barcellona 2013“.

Il sincro misto da 3 metri con Tania Cagnotto alla Coppa Rio (282.30 pt) – Il sincro misto da 10 metri con Noemi Batki al Grand Prix di Leon (285.06 pt)

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Ibola Nagy

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