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Hockey Pista

Roller sports: l’Italia delle rotelle tra eccellenze, difficoltà e un passato glorioso…

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Pattinaggio Artistico

Lo scorso 1° febbraio, presso la Sala Giunta del Coni, il presidente della FIRS (Fédération Internationale Roller Sports) e numero uno della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, Sabatino Aracu, ha firmato assieme al vice sindaco di Nanchino Hu Wanjin l’accordo ufficiale per l’assegnazione alla metropoli cinese della prima edizione dei World Roller Games, prevista per il 2017. Contestualmente, è stata celebrata la cerimonia ufficiale di “Nanjing – World Capital of Roller Sports”, prestigioso riconoscimento inizialmente attribuito alla città di Barcellona.

Alla cerimonia delle firme hanno partecipato il presidente del Coni Giovanni Malagò, il membro nonché osservatore permanente del CIO presso l’ONU, Mario Pescante, il segretario generale del Comitato Olimpico Italiano, Roberto Fabbricini, il delegato del Dipartimento Sport del CIO Hisham Shehabi, i membri attivi delle varie delegazioni FIRS e dell’amministrazione di Nanchino, città prescelta alla luce del successo degli Youth Olympic Games 2014 e dell’enorme popolarità dei roller sports.

Fra un anno, dunque, Nanjing ospiterà in un unico grande evento i diversi Campionati mondiali di tutte le discipline del pattinaggio a rotelle: artistico, corsa, hockey pista, hockey in-line, skiroll, freestyle, skateboard, downhill, in-line alpine. Ma l’Italia come arriverà a questa prestigiosa kermesse, di cui è stata regista e promotrice fondamentale grazie all’instancabile operato di Sabatino Aracu? In un momento storico complicato (leggasi pure critico, economicamente parlando) anche per questo spettacolare movimento sportivo…

Le rotelle azzurre sono ai vertici per quanto riguarda alcuni comparti – l’artistico, ad esempio -, mentre arrancano, o non hanno più la levatura dei bei tempi che furono, in altri settori (corsa e hockey pista, su tutti). Vediamo quali sono stati i risultati internazionali recenti di maggiore prestigio per i nostri colori, gli atleti più titolati, le discipline in auge e quelle un po’ in difficoltà.

Pattinaggio artistico

Le squadre nazionali hanno ottenuto dei grandi risultati sia a livello europeo sia mondiale. L’aspetto più importante, però, è che tutti i risultati sono stati ottenuti con prestazioni di grande spessore tecnico, il che conferma ancora una volta la qualità della scuola italiana di pattinaggio artistico e un parco atleti molto “verde” che fa ben sperare per il futuro. Futuro prossimo che vedrà un nuovo sistema di valutazione che consentirà una maggiore oggettività dei punteggi, in quanto sarà valorizzato il buon pattinaggio artistico, l’equilibrio fra le difficoltà tecniche specifiche di ciascuna specialità ed il pattinaggio di base. Ai Mondiali 2015 disputatisi in settembre a Calì, in Colombia, l’Italia ha dominato il medagliere complessivo con 23 ori, 19 argenti e 16 bronzi. La junior Letizia Ghiroldi e i seniores Luca Lucaroni, Alessandro Spigai, Silvia Marangoni (in-line) e Silvia Stibilj si sono ormai stabilizzati ai vertici assoluti dell’artistico globale. I prossimi Mondiali di specialità si terranno proprio in Italia, a Novara, quindi occorre presentarsi all’appuntamento ben preparati, sotto tutti i punti di vista. Un plauso particolare, per gli eccellenti risultati conseguiti dal pattinaggio artistico nostrano, va fatto alla Direttrice della Scuola Italiana Sara Locandro.

Corsa (fondo e velocità)

Agli ultimi Mondiali taiwanesi di Kaohsiung la compagine azzurra vi è arrivata senza molte aspettative, eppure ha ben figurato, riuscendo a gareggiare ad alti livelli, nonostante l’assenza di qualche atleta importante, ed a conquistare un buon numero di medaglie: 3 ori, 3 argenti, 4 bronzi, tra pista e strada. Occorre evidenziare come molte nazioni, soprattutto quelle del Sud-est asiatico e del Sud America, hanno alzato di parecchio l’asticella delle competizioni internazionali. Fino a qualche anno fa l’Italia faceva incetta di titoli nel pattinaggio corsa, tanto nel fondo quanto nella velocità. Ma tutto andava bene perché si vinceva e questo ha fatto sì che non ci si accorgesse di ciò che stava accadendo, il vento stava cambiando. Ora le cose si stanno lentamente raddrizzando. La FIHP continuerà dunque a lavorare principalmente sui settori giovanili, e maggiormente sul comparto femminile, in quanto impulsi decisivi per la crescita dell’intero movimento, magari riportandolo ai fasti di un tempo nemmeno troppo lontano. Certo, il trasloco sul ghiaccio della fortissima Francesca Lollobrigida non ha giovato a questo comparto… L’atleta junior Daniel Niero (due ori, un argento e due bronzi a Kaohsiung) costituisce, ad oggi, l’astro più splendente del firmamento italiano del pattinaggio corsa.

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Foto: FIHP

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