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Ciclismo

Mountain bike, cross e strada: Eva Lechner per tutte le stagioni

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La recente vittoria conseguita a Valkenburg, nella prima tappa di Coppa del Mondo di ciclocross, ha ribadito una volta di più come Eva Lechner sia una straordinaria polivalente del ciclismo contemporaneo.

Se infatti rimarchiamo spesso l’importanza di avvicinare i settori della strada e della pista, con risultati peraltro ampiamente visibili agli occhi di tutti, non può nemmeno essere sottovalutata l’alternanza tra altre discipline che compongono il grande mondo del ciclismo: nel caso della trentenne di Appiano sulla Strada del Vino, si tratta di mountain bike, ciclocross e ciclismo su strada.

Senza dubbio l’ultimo è l’ambito in cui l’atleta della Mtb Pro Team Colnago Südtirol è meno nota, eppure ancora adesso non disdegna partecipazioni alle principali gare del calendario nazionale: a titolo di esempio, quest’anno ha preso parte al Trofeo Binda di Coppa del Mondo in preparazione alla stagione delle ruote grasse. Oltretutto, nel 2007 ha vinto il titolo nazionale e l’anno successivo ha ottenuto la convocazione per i Mondiali, due risultati non indifferenti considerando l’alta qualità delle stradiste azzurre.

Se in primavera Eva va su strada, d’estate si dedica pienamente al cross country: qui il palmarès parla da solo, perché l’altoatesina ha contribuito a conquistare tre ori, due argenti e un bronzo iridati in staffetta a cui si aggiunge il bronzo individuale centrato a Champéry nel 2011; agli Europei, invece, vanta svariate medaglie tra cui quattro ori nel team relay, un argento e un bronzo individuali, con l’argento conquistato quest’estate. Non solo: ci sono anche tre vittorie in Coppa del Mondo, oltre ad infiniti titoli nazionali, a testimoniare il valore assoluto di una campionessa troppo spesso sottovalutata forse a causa dell’incostanza delle sue prestazioni, sebbene in ogni stagione Eva abbia vissuto almeno un paio di picchi di forma con i conseguenti risultati.

D’inverno, infine, la Lechner gareggia nel ciclocross: disciplina spettacolare come poche altre, sconta il fatto di non essere olimpica e dunque di essere forse portata ad una minor attenzione pubblica, ma non per questo è una specialità meno competitiva o meno “faticosa” rispetto allo stesso cross country. Il successo di Valkenburg altro non è che l’ennesima perla di una carriera in cui ha conquistato, anche in questo caso, un argento iridato: era il 2014 e solo una certa Marianne Vos fece meglio di lei nel fango di Hoogerheide.

Insomma, Eva è per tutte le stagioni. E dove va, porta a casa medaglie.

foto: pagina Facebook MTB Pro Team Colnago Sudtirol

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marco.regazzoni@oasport.it

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    28 Ottobre 2015 at 18:23

    Davvero brava Eva. Credo possa crescere ancora.

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