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Volley femminile, Nations League 2019 Italia-Cina. Le asiatiche vogliono la rivincita della semifinale mondiale e schierano le titolari

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Promette spettacolo la sfida che chiude la tre giorni di Hong Kong per l’Italia del volley femminile. E’ la prima volta che Italia e Cina si trovano una di fronte all’altra a otto mesi di distanza dalla semifinale mondiale che schiuse le porte della finalissima tutta europea con la Serbia alle azzurre e stavolta la pressione è tutta sulle spalle delle cinesi che in primis, vogliono cancellare quella bruciante sconfitta e, in seconda battuta, vogliono tornare in vetta alla classifica della Nations League, vetta sulla quale al momento si trova l’Italia con una sola sconfitta in otto gare fin qui giocate.

Italia e Cina hanno vinto entrambe le partite nel concentramento di Hong Kong e, a meno di crolli repentini, si nritroveranno tra un mese a Nanchino, sempore in Cina, per la Final Six della Nations League con ambizioni di vittoria. In un anno senza Mondiali o Olimpiadi queste sfide contano doppio ed è per questo che con ogni probabilità oggi i due tecnici Mazzanti e Lang Ping manderanno in campo le formazioni cosidette titolari. Questo concetto di “titolare” si fa dolcemente sempre più vago in casa Italia dove elementi come Alberti e Fahr al centro, Pietrini in banda e Sorokoaite nel ruolo di opposto sono pronte (lo hanno dimostrato a suon di prestazioni di spessore) ad insidiare (o a supportare nei momenti di difficoltà, così suona meglio) le atlete che sono arrivate ad un passo dall’alloro mondiale.

La sfida con la Cina è un banco di prova serio, che può dare risposte importanti nel percorso intrapreso da Mazzanti e dal suo staff. L’Italia arriva da una prestazione di grande spessore contro il Giappone che è squadra in cresciuta, solida soprattutto nei fondamentali di seconda linea e che, ad un certo punto, ieri, non sapeva più cosa fare contro le granitiche azzurre. Ora la Cina che ha un sistema completamente diverso di gioco, che punta su centimetri e potenza. La correlazione muro e difesa, che tanto bene ha funzionato con le giapponesi, sarà fondamentale per Chirichella e compagne, chiamate ad un super lavoro su questo versante.

Lang Ping dovrebbe puntare sul sestetto titolare con Ding in regia, Gong opposta, le centrali Yan e Yuan, le bande Liu e l’inafferrabile Zhu, punto di forza del Vakifbank e i liberi Wan e Ling. Mazzanti, dopo aver mescolato le carte, potrebbe per la prima volta tornare a schierare la formazione vice campione del mondo con Malinov in regia, Egonu opposta, le centrali Danesi e Chirichella e le bande Sylla e Bosetti con De Gennaro libero. Squadre in campo alle 14.30.

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Foto Ettore Griffoni

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