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Ciclismo

Parigi-Nizza 2024: Skjelmose sorprende i big a La Colle-sur-Loup, McNulty torna in vetta

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Mattias Skjelmose
Skjelmose / LaPresse

Cambia tutto alla Parigi-Nizza. La Sisteron-La Colle-sur-Loup, sesta tappa della Corsa del Sole, diventa più frenetica di quanto ci si potesse aspettare: a trionfare è Mattias Skjelmose Jensen (Lidl-Trek), che indovina il tentativo giusto e ha la meglio su Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) in un arrivo a tre, con i migliori di classifica impegnati un po’ troppo a marcarsi. In questo modo lo statunitense torna a vestire la maglia gialla, sfilandola dalle spalle di Luke Plapp (Jayco-AlUla).

Ci vuole un po’ per fare andare via la fuga di giornata, che vede protagonisti Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Michael Storer (Tudor Pro Cyclyng), Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Cedric Beullens (Lotto-Dstny), Laurence Pithie (Groupama-FDJ) e Marco Haller (BORA-Hansgrohe).

A caratterizzare questa prima parte di gara è la lotta per la classifica GPM tra Scaroni e Burgaudeau: l’azzurro si prende il primo GPM, mentre Luens, Blachette e Fourdon sono del transalpino, che così allunga il margine. A far esplodere la corsa è la Cote de la Colle-sur-Loup: Roglic accende la miccia, poi è il contropiede di Jorgenson sul tratto più difficile al 18% a spezzettare il gruppo, con Joao Almeida (UAE Team Emirates) come vittima illustre; il portoghese riuscirà poi a contenere i danni arrivando a 27” dai migliori.

Nella successiva discesa è poi Santiago Buitrago a fare i conti con la sfortuna: vispissimo in salita, il colombiano scivola in una curva e i susseguenti problemi tecnici gli fanno perdere parecchio tempo, uscendo così dalla lotta alla generale: il suo ritardo al traguardo è di 2’39”, che lo fa retrocedere nettamente in classifica.

Sullo statunitense si riportano così Brandon McNulty e Mattias Skjelmose, che iniziano a collaborare al meglio superando anche l’ultimo strappo di Tourettes-sur-Loup. Dietro il gruppetto inseguitore non trova accordo, con Roglic, Evenepoel e Vlasov gli unici a tirare , e il margine si amplia sempre più fino a superare il minuto. La volata finale è senza storia: Skjelmose parte ai 200 metri dal traguardo e mette due biciclette di vantaggio tra sé e gli altri, con McNulty che si prende la piazza d’onore.