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Nuoto, Riccione crocevia della stagione olimpica! Primaverili con vista su Parigi

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Thomas Ceccon
Ceccon / LaPresse

Se il Mondiale a febbraio a tanti appassionati del nuoto è apparso alquanto strano, un Campionato Italiano Assoluto primaverile a Riccione a meno di tre settimane dal Mondiale con il palio le carte per i Giochi olimpici di Parigi è forse ancora più strano. Il frullatore del 2024 prevede anche questo, un impegno dopo l’altro con una netta distinzione fra chi ha già in tasca il biglietto per Parigi e chi, invece, quel pass lo deve ancora ottenere e magari, pur essendo a Doha, ha impostato la sua preparazione più su questo evento che su quello iridato. Le sfide e le emozioni non mancheranno di certo nei cinque giorni di Riccione, dove si potranno applaudire e vedere all’opera quasi tutti i protagonisti di Doha (chi solo per una comparsata, se già qualificato per i Giochi, chi invece impegnato a ripartire per la preparazione in vista della lunga estate olimpica).

Un campionato italiano importante, quello in programma da domani di Riccione, per completare la squadra azzurra per Parigi, per dare un senso alla qualificazione di tutte le staffette, ben sette, in vista dei Giochi Olimpici, per verificare che il percorso di crescita di qualche talento giovanissimo del nuoto azzurro stia proseguendo, per offrire a chi è uscito da Otopeni o da Doha con il muso lungo di tornare a sorridere.

VELOCITA’. In campo maschile Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri hanno già staccato il biglietto per Parigi e Leonardo Deplano, a meno di sconvolgimento, ai Giochi ci sarà, anche se da lui sono attese conferme sui 50. C’è da creare la staffetta 4×100 stile libero e la curiosità è tutta rivolta a Thomas Ceccon a cui, ormai si è capito, è riservato il posto nella gara individuale dei 100 stile a fianco del vice campione del mondo Miressi. La presenza di Frigo (che necessità di una conferma cronometrica) non è in discussione, serve un altro nome o forse due per completare la squadra. In campo femminile la situazione è abbastanza definita. A Doha le componenti della staffetta erano Cocconcelli, Tarantino, Morini e Menicucci. Curtis, Di Pietro e Biagiotti potrebbero inserirsi nella lotta.

200 STILE LIBERO. Anche qui ci sono due staffette da completare e la scelta non sarà facile. Filippo Megli sembra essere finalmente tornato sui livelli che gli competono e potrebbe essere il punto fermo a livello maschile, mentre gli altri componenti della staffetta (da cui potrebbe uscire anche il secondo atleta da gara individuale) sono da scegliere da un lotta ampio, dove ci sono, tra gli altri, Di Cola, Ciampi, De Tullio, i giovani Ragaini e Bertoni e, perché no, un Gabriele Detti che ha perso la guida dello zio Stefano Morini nel frattempo. In campo femminile il punto fermo potrebbe essere Sofia Morini, chiamata ad una conferma su buoni livelli, che a Doha su questa distanza c’è stata solo in parte. Giulia D’Innocenzo, le sorelle Cesarano, Ramatelli e Biagiotti cercheranno di giocarsi il posto, magari con tempo meno alti di quelli di Doha.

MEZZOFONDO. Attendersi fuochi d’artificio da Marco De Tullio a meno di tre settimane dal mezzo disastro di Doha è velleitario. Il pugliese cercherà di lanciare qualche segnale anche in chiave 400 che sono la sua gara, magari dando appuntamento al Sette Colli dove la condizione potrà essere di nuovo buona ma mai porre limiti alla provvidenza. Matteo Ciampi, Lamberti, Ragaini, Luca De Tullio e Bertoni possono fare bene anche se per il tempo limite per Parigi è complicato. Negli 800 e nei 1500 Gregorio Paltrinieri è già qualificato e non sarà a Riccione, mentre la prova della verità è per Luca De Tullio che ha disputato la sua prima finale mondiale (dalla corsia 4) a Doha e mira a rappresentare l’Italia anche a Parigi. Il minimo per i Giochi è 14’46”09 non semplice da ottenere.

In campo femminile se qualcuna, esclusa Quadarella, riuscisse nell’impresa di centrare il tempo limite per Parigi, l’Italia potrebbe conquistare un posto in più anche nella gara in acque libere ma il limite posto dalla Federazione di 15’55”09 per i 1500 e 8’25”09 per gli 800 è difficilmente avvicinabile per tutte coloro che non si chiamano Quadarella. Curiosità per vedere all’opera la giovane Emma Vittoria Giannelli su cui si punta per il futuro. Nei 400 la giovane da tenere d’occhio è la 17enne Valeria Di Giacomantonio.

DORSO. Thomas Ceccon è iscritto solo ai 200, gara della quale potremmo sentire parlare in futuro, associata al nome del campione veneto. I fari sono puntati tutti su Lorenzo Mora che arriva dal flop di Doha ma che a Otopeni ha dimostrato tutto il suo valore. Il dorsista modenese ha nelle corde il tempo limite per Parigi soprattutto nei 200 dorso e ci riproverà a costruirsi un sogno a Cinque Cerchi. L’altro papabile in vista dei Giochi è Michele Lamberti, che a Doha ha migliorato il suo personale e dunque può arrivare a Riccione in ottima condizione. Il nome nuovo è quello di Christian Bacico, che si è già fatto vedere ad altissimi livelli. Nei 200 c’è attesa anche per Matteo Restivo, che all’Olimpiade c’è già stato e quando bisogna ottenere i tempi limite spesso e volentieri si fa trovare prontissimo.

In campo femminile l’attesa è tutta per Margherita Panziera. L’azzurro dovrebbe aver risolto i problemi fisici che l’assillano da qualche tempo e potrebbe dare l’assalto alla sua seconda presenza olimpica. Nei 200 dorso la migliore Panziera è ancora competitiva a livello di finale olimpica ma bisognerà vedere il grado di condizione che è riuscita a raggiungere la specialista veneta. Francesca Pasquino non è riuscita ad esprimersi al meglio a Doha ma qui ha un’altra possibilità, in attesa di una crescita di Federica Toma, mai più rivista sui livelli del 2022, ed Erika Gaetani che qualche passo avanti lo ha fatto, vincendo l’assoluto a novembre.

RANA. Nicolò Martinenghi, due volte argento a Doha, è iscritto solo ai 200 e probabilmente verrà per un cameo e la staffetta. Resta da assegnare in campo maschile il secondo posto a fianco del varesino per Parigi e l’impressione è che sia una partita a tre fra Federico Poggio, l’unico che non avrebbe bisogno di migliorare il personale per far segnare il tempo limite per Parigi (59”19), Simone Cerasuolo, finalista nei 50 a Doha, appuntamento di passaggio nel mezzo della preparazione per questi 100 e Ludovico Blu Art Viberti, atleta in forte ascesa, protagonista di buone gare a Doha e pronto a reggere il confronto.

In campo femminile la situazione è più o meno la stessa. Benedetta Pilato, che a Riccione ci sarà, ha già il biglietto per i Giochi e al suo fianco ci sarà una fra Arianna Castiglioni, che ha Doha è riuscita ad esprimersi su buoni livello solo nella frazione della 4×100 mista, Martina Carraro, che si è trasferita a Verona proprio per preparare questa gara, Lisa Angiolini, che ha faticato dopo gli exploit di Roma a mantenere gli stessi livelli ma che potrebbe risalire la china  e Anita Bottazzo, non al meglio sui 50 a Doha, anche perché in pieno lavoro per riuscire ad allungare il raggio di azione verso i 100. Nei 200 Francesca Fangio ha dimostrato di avere nelle braccia e nelle gambe il crono per la qualificazione olimpica e la presenza in gara di due atlete del calibro di Sara Franceschi e Martina Carraro potrebbe aiutarla a centrare l’obiettivo.

FARFALLA. In campo maschile, dopo l’addio di Matteo Rivolta, gli uomini di riferimento, oltre a Thomas Ceccon, iscritto a 50 e 100, sono Federico Burdisso, che a Doha non ha raccolto quello che voleva né nella gara più veloce, né nei 200 dove vorrebbe essere a Parigi per difendere il bronzo di Tokyo e Gianmarco Sansone che a Doha, invece, è piaciuto eccome, con il personale nella gara individuale e una prova gagliarda nella mista. Si attende la crescita di Camozzi e Momoni. Nei 200 Razzetti a Parigi c’è già e sarebbe bello poter avere due rappresentanti: da non sottovalutare l’esperto Carini in questo senso, oltre ovviamente a Burdisso.

In campo femminile si soffre, soprattutto nei 100 dove Ilaria Bianchi proverà a conquistare la chiamata per la sua quinta Olimpiade consecutiva, che la farebbe entrare di diritto nella leggenda dello sport italiano. Elena Di Liddo, Giulia D’Innocenzo e Costanza Cocconcelli (che a Parigi deve esserci, quantomeno per le varie staffette) possono dire la loro.

MISTI. Sara Franceschi, reduce dall’exploit di Doha, con conseguente qualificazione alla terza Olimpiade, ci sarà sui 200 e sui 400, mentre Alberto Razzetti non sarà al via delle gare riccionesi. Il gap tra i due medaglisti iridati e i loro inseguitori sia in campo maschile che femminile è elevato. Occhio, però, a qualche giovane interessante come Di Passio o Alzetta tra le donne o Mantegazza, potenza e De Gregorio tra gli uomini.